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Ceta, “Piutost’ che nient’ l’è mej piutost”
Scritto il 12-07-2017 da Ufficio stampa | Categoria: Prodotti a denominazione
I Consorzi che tutelano le produzioni DOP e IGP del Cuneese: dal Formaggio Murazzano al Castelmagno, dal Fagiolo Cuneo alla Nocciola Piemonte, dalla Castagna Cuneo alla Mela Rossa Cuneo, al Prosciutto Crudo Cuneo dicono no alla ratifica del Ceta (l’accordo tra Europa e Canada), perché le loro indicazioni geografiche non sono incluse tra quelle protette.
E’ vero. Tuttavia anche i Consorzi di Cuneo dovrebbero prendere atto che il Ceta ha aperto una strada: il Canada è il primo Paese anglosassone che riconosce le indicazioni geografiche. E’ caduto un muro che resisteva da decenni.
Il Canada ha accettato di proteggere 143 prodotti tipici europei che beneficiano dell’indicazione di origine, tra cui 41 prodotti italiani che rappresentano più del 90% della produzione nazionale di dop ed igp. I prodotti tipici europei godranno di una protezione dalle imitazioni analoga a quella offerta dal diritto dell’Unione e non correranno più il rischio di essere considerati prodotti generici in Canada.
Si tratta di un notevole passo in avanti e non è escluso che in futuro se ne possano fare altri. Non per nulla l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche e Federdoc si sono pronunciate a favore della ratifica del Ceta.
A Milano dicono “Piutost’ che nient’ l’è mej piutost”. Piuttosto che niente è meglio che piuttosto. A volte è meglio accontentarsi di quello che ci arriva perché è sempre meglio di niente. Nel caso del Ceta é arrivato molto.
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