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LA CIA DEL PIEMONTE
La Cia del Piemonte è la struttura territoriale regionale della Confederazione Italiana degli Agricoltori. Opera per il progresso dell’agricoltura, per la difesa dei redditi e la tutela degli interessi delle imprenditrici e delle imprenditori agricoli piemontesi, in armonia con le finalità della Confederazione Italiana Agricoltori, della quale condivide i principi fondamentali e statutari.
Si articola in associazioni di categoria, istituti e società che operano per la salvaguardia dell’ambiente, per la sicurezza alimentare, nel campo dell’assistenza previdenziale, sociale, sanitaria, fiscale e tributaria, della consulenza tecnica, della formazione, delle assicurazioni, dell’agriturismo, dell’agricoltura biologica e per la tutela degli anziani, delle donne e dei giovani.
La Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte ha rappresentanti nei più significativi organismi regionali.
Nata nel dicembre 1977 come Confederazione Italiana Coltivatori del Piemonte a seguito della fusione delle ramificazioni territoriali di associazioni nazionali quali l’Alleanza dei Contadini, l’Unione dei Coltivatori Italiani, la Federmezzadri e di alcune associazioni territoriali quali l’Associazioni Contadini Astigiani e l’Associazione dei Contadini Biellesi, nel 1992 è diventata Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte.
AGRICOLTURA IN PIEMONTE (Censimento 2010)
Le aziende agricole attive in Piemonte sono circa 67.000 e coprono il 4,1% del totale nazionale. La Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è circa di 1.010.000 ettari e rappresenta e il 7,8% del corrispondente dato nazionale.
La dimensione media aziendale è di 15 ettari di SAU.
La struttura giuridica prevalente è l’azienda individuale, che rappresenta il 76% dei casi.
La SAU di sola proprietà rappresenta il 23% del totale. Di contro, la SAU solo in affitto rappresenta l’8%
La forza lavoro è costituita in prevalenza da manodopera familiare (77% sul totale della manodopera aziendale).
Le aziende sono molto più specializzate (sia nelle coltivazioni che negli allevamenti). Più della metà della SAU è destinata a seminativi.
I seminativi costituiscono il gruppo di coltivazioni più esteso e interessano circa 550.000 ettari, pari ad oltre la metà del totale. Circa 370.000 sono gli ettari a prati permanenti e pascoli. Le superfici destinate alle colture legnose rappresentano il 10% della SAU regionale.
La superficie a vigneto del Piemonte supera di poco i 45.000 ettari. Il valore del vino in Piemonte rappresenta circa il 13% della PLV, il 20% del valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari regionali e il 18% dell’export vinicolo italiano. Le aziende a indirizzo vitivinicolo sono poco più di 20.000.
La frutticoltura piemontese, costituita in prevalenza da pesche, nettarine e kiwi e quote importanti di mele, pere e albicocche, si estende su una superficie di circa 25.000 ettari, comprendendo anche i noccioleti e rappresenta oltre l’8% della PLV agricola piemontese.
Il Piemonte è una delle Regioni a maggior rilevanza zootecnica d’Italia, con estese aree utilizzate in agricoltura. Nell’attività di allevamento sono impegnate quasi 20.000 aziende. Sono poco meno 900.000 i capi bovini allevati, di cui 300.000 capi di razza Piemontese ed oltre 1.200.000 i capi suini: da essi derivano il 14% della produzione nazionale di carni bovine e circa il 10% di carni suine. I capi ovicaprini sono quasi 150.000.
Il 3% delle aziende destina le superfici a colture e/o allevamenti biologici..Il 2,5% delle aziende possiede almeno un impianto da fonti di energia rinnovabili. L’85% di questo piccolo universo dispone di un impianto ad energia solare.