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News e comunicati stampa

12/01/2021 – SERVIZIO CIVILE CON INAC PIEMONTE

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato in data 21 dicembre 2020, sul suo sito istituzionale il Bando per la selezione di 46.891 operatori volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. 
Il Patronato INAC partecipa al Bando con 14 progetti in Italia, per 215 posti, e 1 all’estero in Albania per 4 posti. Sono ben 18 le sedi INAC del Piemonte coinvolte, le quali potranno ospitare 24 volontari: 3 ad Alessandria, 2 ad Acqui Terme, 1 a Casale Monferrato, 1 a Tortona, 3 ad Asti, 1 a Montiglio Monferrato, 1 a Nizza Monferrato, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alba, 1 a Fossano, 1 a Mondovì, 1 a Domodossola, 1 a Novara, 1 a Vercelli, 3 a Torino (2 nella Sede Provinciale e 1 nella sede zonale) e 1 a Grugliasco.
I progetti in Italia hanno una durata di 12 mesi e l’impegno medio è di 25 ore settimanali, suddivise su 5 giorni, per un compenso mensile netto di €439,50
Il progetto dell’INAC Piemonte (qui la scheda sintetica) è il seguente:
Titolo del progetto: Miglioramento della qualità di vita degli anziani residenti in Piemonte attraverso la promozione dell’accesso ai servizi di tutela e assistenza
Codice progetto: PTXSU0027720010286NXTX
Esso intende contribuire al miglioramento della qualità di vita degli anziani residenti in Piemonte attraverso la promozione dell’accesso ai servizi di tutela e assistenza.
COME CANDIDARSI:
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo: https://domandaonline.serviziocivile.it
– Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 8 febbraio 2021
– Si ricorda che è possibile candidarsi ad un solo progetto
– Le domande trasmesse con modalità diverse dal DOL non saranno prese in considerazione.
Per compilare la candidatura, consulta la la Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda On Line con la piattaforma DOL (PDF)  che trovi anche sul sito del Dipartimento: www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it NB: Inserisci nel campo della ricerca il codice ente (SU00277) o il codice del progetto (PTXSU0027720010286NXTX). 
Per accedere alla piattaforma DOL occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema attraverso lo SPID. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid  sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede.
MAGGIORI INFORMAZIONI:
Vai sul sito www.inac-cia.it.
Rivolgiti all’INAC Piemonte (inacpiemonte@cia.it – tel. 011.53.44.15).
Segui gli aggiornamenti in tempo reale sulla pagina FB @serviziocivileINAC .

04/09/2019 – SERVIZIO CIVILE ALL’INAC: 6 PROGETTI IN ITALIA, 1 IN ALBANIA

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato, in data 4 settembre 2019, sul suo sito istituzionale www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it, il bando per la selezione di 39.646 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile in Italia e all’estero. Sono soltanto 3.735 i progetti di Servizio Civile Universale che potranno essere realizzati: quelli del Patronato INAC, 6 in Italia, per 69 posti (di cui 3 a Torino e 1 a Grugliasco) e 1 all’estero in Albania per 4 posti. I progetti dell’INAC hanno durata annuale, l’impegno medio è di 25 ore settimanali, per un compenso mensile netto di €439,50. Per il progetto in Albania è prevista un’indennità aggiuntiva di € 14,00 al giorno, per ogni giorno trascorso all’estero, il vitto ed alloggio. Sul sito www.serviziocivile.gov.it è possibile scaricare il bando 2019, mentre sul sito www.inac-cia.it si possono leggere tutti i progetti del Patronato. Inoltre, è possibile ricevere maggiori informazioni scrivendo un’email ad inacpiemonte@cia.it.
In merito al Bando si precisa che numerosi progetti, purtroppo, per il momento, non sono stati finanziati. Il risultato è che ci sono duemila volontari in meno di quelli preventivati dal Dipartimento (che aveva parlato di 41mila posti) ed oltre 14mila in meno di quelli assegnati nel 2018 (che erano stati 53.363). Attualmente non si conosce la sorte che avrà il disegno di legge licenziato, ad inizio Agosto 2019, dal Consiglio dei Ministri del precedente Governo, e che avrebbe dovuto aumentare il contingente 2019 da 41mila a oltre 50mila volontari. Quando (e se) questo provvedimento sarà confermato in Parlamento, ci saranno altri 13mila volontari. L’INAC Piemonte – per voce del Direttore Regionale Fabrizio Urzia – sottolinea quanto già espresso dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, a cui aderisce l’INAC) in un suo recente comunicato stampa: auspichiamo che, con l’avvio dei lavori del nuovo Governo Conte, il disegno di legge di incremento dei fondi “abbia una corsia preferenziale nei lavori parlamentari, visto che è composto da due soli articoli”. I 70 milioni aggiuntivi consentirebbero il recupero di “migliaia di posti su progetti già valutati positivamente”, tra i quali altri progetti dell’INAC.

25/01/2019 – 15 NUOVI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE NELLE SEDI INAC DEL PIEMONTE

Ad inizio 2019, 15 ragazzi – di cui 3 in provincia di Torino, 7 Alessandria, 5 Asti – hanno iniziato la loro esperienza di Servizio Civile Nazionale con l’INAC. La scelta del Patronato – di essere protagonista, con continuità, nel campo del Servizio Civile – risale al lontano 2006, quella delle sedi Inac in Piemonte al 2014. L’obiettivo principale è collegare le finalità del Patronato nella difesa dei diritti sociali dei cittadini (soprattutto nell’attenzione verso gli anziani e nell’accoglienza verso gli stranieri), con quelle del Servizio Civile Nazionale, della “difesa della Patria” e del coinvolgimento dei giovani.
Si coglie l’occasione per comunicare, ai giovani “idonei non selezionati”, se interessati, di contattare l’INAC per essere supportati a conoscere quali enti hanno disponibilità di posti per progetti affini, così da poter essere eventualmente impiegati in altro progetto.

 

20/08/2018 – BANDO SERVIZIO CIVILE 2018

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato in data 20 agosto 2018, sul suo sito istituzionale il bando per la selezione di 53.363 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’Estero. Clicca qui per scaricare il testo completo del Bando.
INAC vede anche quest’anno finanziati 19 progetti in Italia, per complessivi 317 posti, e 1 progetto all’estero in Albania per complessivi 4 posti. I progetti hanno durata annuale. L’impegno settimanale medio previsto è di 30 ore su 5 giorni settimanali con un compenso mensile netto di 433,80 €. Per il progetto in Albania è prevista un’indennità aggiuntiva di 14,00 € al giorno, per ogni giorno trascorso all’estero, e il vitto ed alloggio.
Chi può partecipare:
Tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno d’età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda e che siano in possesso dei requisiti indicati dal bando e dai progetti. In particolare occorre avere cittadinanza italiana, ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornante in Italia.
Inoltre occorre non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Non possono presentare domanda i giovani che:
– appartengono ai corpi militari e alle forze di polizia;
– abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista;
– abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.
E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nel bando innanzi citato.
Selezioni
Le selezioni si svolgeranno nelle date indicate successivamente, secondo il sistema di selezione accreditato disponibile qui in PDF.
Per maggiori informazioni, visitare il sito www.inac-cia.it.

06/03/2018 – SELEZIONI SERVIZIO CIVILE

Avviso – In riferimento al bando per la selezione di 489 volontari da impiegare in progetti di #serviziocivile nazionale in Italia nell’ambito degli obiettivi istituzionali individuati dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, scaduto lo scorso 5 febbraio, si informano i candidati in Piemonte che le selezioni per il progetto “COLTIVIAMO VALORI – INAC E CIA PER L’AGRICOLTURA SOCIALE” saranno il 28 marzo, ore 10:30, presso la Sede Regionale dell’Inac Piemonte di Via Onorato Vigliani, 123 – Torino.
Per maggiori informazioni:

http://www.inac-cia.it/-/selezioni-bando-servizio-civile-nazionale-in-agricoltura-sociale

25/01/2018 – SERVIZIO CIVILE CON CIA ED INAC

Tutte le informazioni utili: http://www.inac-cia.it/-/bando-servizio-civile-nazionale-in-agricoltura-socia-1

27/07/2017 – SERVIZIO CIVILE – SELEZIONI

Tutte le informazioni utili: http://www.inac-cia.it/-/selezioni-progetti-di-servizio-civile

Servizi in rete 2017 – INAC PiemonteTorinoINAC Regionale via Onorato Vigliani, 123 Torino5 ottobre – ore 9.30 
Incontro agli anziani 2017 – Inac PiemontePiemonteINAC Regionale via Onorato Vigliani, 123 Torino5 ottobre – ore 10.00 

Per ulteriori informazioni, telefonare al n. 011.534415 (Patronato)

01/06/2017 – SERVIZIO CIVILE – 18 posti in Piemonte con l’INAC

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato il Bando nazionale per la selezione di 47.529 volontari di Servizio Civile. Anche quest’anno, il Patronato INAC partecipa attivamente con i suoi progetti, 13 in tutta Italia, per 225 posti (quasi 100 volontari in più rispetto all’anno scorso) ed 1 progetto per 4 posti all’estero (nella sede INAC di Tirana in Albania). In Piemonte, l’INAC vede finanziati un progetto sull’immigrazione e uno sugli anziani, mettendo a disposizione, rispettivamente, 4 posti a Torino e 14 posti nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo (3 Alessandria, 1 Casale Monferrato, 1 Ovada, 3 Asti, 1 Canelli, 1 Nizza Monferrato, 2 Cuneo, 1 Alba, 1 Mondovì). L’obiettivo del progetto, che coinvolge la sede provinciale torinese, Servizi in rete 2017, è l’aumento dell’integrazione e della inclusione sociale degli immigrati. Si vuole dare continuità ad un lavoro avviato su scala regionale, nel corso del 2015, che ha visto il coinvolgimento di altri volontari del servizio civile, volto allo sviluppo di uno sportello informatizzato per il sostegno della popolazione immigrata. Il progetto Incontro agli anziani 2017, invece, è una novità e, attraverso il contributo delle sedi provinciali di Alessandria, Asti e Cuneo, l’INAC innalzerà il livello di intervento nei confronti degli anziani, facendo conoscere, aumentando e migliorando i servizi a loro rivolti. La durata di entrambi i progetti è di 12 mesi, per un impegno settimanale di circa 30 ore su 5 giorni ed è previsto il riconoscimento di un compenso mensile di € 433,80. I giovani interessati – sia italiani che stranieri, che abbiano compiuto 18 anni e non superato 28 anni e 364 giorni – possono presentare domanda, entro e non oltre le ore 14:00 del 26 giugno 2017, compilando i modelli di candidatura presenti sul sito www.inac-cia.it. Sul sito si possono avere maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande, sulla documentazione necessaria, i criteri di selezione e i requisiti di partecipazione. Per saperne di più, si può altresì contattare l’INAC Piemonte:
 tel. 011.534415;
 e-mail: inacpiemonte@cia.it;
 Facebook: www.facebook.com/InacPiemonte;
 Twitter: @InacPiemonte.

03/01/2017 – INPS: pagamento delle pensioni, date e calendario

Dal mese di febbraio 2017, come previsto dal decreto Milleproroghe, gli assegni previdenziali saranno corrisposti nella prima giornata “bancabile”.
Di seguito le date di pagamento per le Poste (dove anche il sabato è considerato bancabile), e per le banche: 3 gennaio, 1 febbraio, 1 marzo, 1 aprile (3 per le banche), 2 maggio, 1 giugno, 1 luglio (3 per le banche), 1 agosto, 1 settembre, 2 ottobre, 2 novembre, 1 dicembre.

9/12/2016 – Pagamento delle pensioni dal 2017

old-people-1553349_960_720Il D.L. n. 65/2015 convertito con L. 109/2015, ha stabilito che, dal 2017, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’INAIL sono posti in pagamento il secondo giorno bancabile di ciascun mese. Ciò significa che il pagamento della rata di gennaio 2017 avverrà il giorno 3 gennaio e, se non interverranno modifiche alla norma, anche nei mesi successivi, il pagamento avverrò il secondo giorno bancabile del mese.

9/12/2016 – Via libera alla Legge di Bilancio 2017, le novità dal “pacchetto previdenza”

senatoCon la Legge di Bilancio, che sostituisce la legge di stabilità, sono in arrivo nuove importanti misure per favorire il pensionamento con requisiti ridotti rispetto a quanto pensato con la riforma del 2011 e degli interventi per rafforzare il potere d’acquisto di chi è già in pensione e ha un assegno basso.
L’uscita anticipata viene data da nuove flessibilità: l’Ape (volontaria, aziendale e sociale), l’anticipo per i lavoratori precoci, quello per i lavoratori con periodi di attività usurante, l’ottava salvaguardia, l’ampliamento (limitato) dell’opzione donna e il cumulo gratuito dei versamenti in diverse gestioni.
L’Ape, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sarà a disposizione da maggio 2017; esso sarà accompagnato da Rita, una rendita integrativa temporanea anticipata per chi ha aderito ad un fondo pensione.
Per quanto riguarda i lavoratori impegnati in attività gravose o usuranti, verrà garantito un accesso agevolato all’Ape social o uno sconto sulla pensione anticipata.
Per i lavoratori precoci – e quindi coloro che possiedono almeno dodici mesi di contributi da lavoro effettivi accreditati prima del compimento del diciannovesimo anno d’età – beneficiari dell’Ape sociale, sarà invece possibile beneficiare della pensione anticipata con il possesso di 41 anni di contributi, senza penalizzazioni sull’assegno.
Per i dipendenti, gli autonomi e i professionisti iscritti alle Casse sarà possibile il cumulo gratuito dei versamenti effettuati in gestioni diverse per l’accesso alla pensione anticipata e alla vecchiaia.
È in arrivo, poi, l’ottava salvaguardia per determinate categorie di lavoratori che potranno andare in pensione con i requisiti precedenti alla Legge Fornero, ma bisognerà attendere una circolare Inps in gennaio.
Per quanto riguarda chi è già in pensione, si prevede un aumento della detrazione di imposta, in modo da uniformare la “no tax area” a quella dei lavoratori dipendenti. C’è poi un intervento sulle quattordicesime: si estende la platea di coloro che percepiscono l’assegno extra di luglio e si aumenta l’importo di chi già lo percepisce.

9/12/2016 – Assistenza a disabili: anche il convivente ha diritto ai permessi

wheelchair-798420_960_720Non soltanto più i coniugi e i parenti e affini, ma altresì il convivente more uxorio ha il diritto di assentarsi dal lavoro per assistere un proprio familiare con gravi handicap e di usufruire di tre giorni di permesso al mese. È quanto chiarito dalla Corte Costituzionale, con la Sentenza 213/2016, la quale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 33, comma 3, della L. 104/1992 per via dell’esclusione dal diritto del convivente. L’interesse primario della legge 104/1992, così come del congedo straordinario ex art. 151/2001, è “assicurare in via prioritaria la continuità nelle cure e nell’assistenza del disabile che si realizzino in ambito familiare”.

8/12/2016 – Il riscatto dei periodi di aspettativa per gravi motivi familiari

I dipendenti privati e pubblici possono richiedere, per gravi e documentati motivi famigliari, un periodo di congedo – frazionato o continuato – non superiore a due anni. Questo periodo è neutro, il lavoratore conserva il suo posto di lavoro, non ha diritto alla sua retribuzione e non può svolgere del lavoro, tale periodo non gli viene computato nell’anzianità di servizio.
I gravi motivi famigliari possono riguardare il lavoratore stesso o qualcuno della sua famiglia, anche se non convivente e dei soggetti portatori di handicap, parenti e affini entro il terzo grado; le necessità familiari sono derivanti, ad esempio dal decesso di uno dei soggetti sopraindicati, situazioni di grave disagio personale, ad esclusione della malattia, situazioni particolari di soggetti sopraindicati derivanti da determinate patologie.
Tali periodi di aspettativa non sono utili ai fini pensionistici. Ad ogni modo, è possibile riscattarli, in qualsiasi momento, a condizione che si sostenga il relativo onere economico.
Per il riscatto, il lavoratore deve produrre idonea documentazione con data certa, dalla quale risulti la certificazione medica delle patologie o la documentazione relativa al decesso o la dichiarazione riguardante i gravosi impegni per curare disabili o della situazione di disagio personale.
Tale facoltà di riscatto è disponibile anche per i dipendenti del pubblico impiego ed è esercitabile nel limite massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa di chi la richiede.

8/12/2016 – Bonus bebè anche ai cittadini stranieri titolari di carta di soggiorno familiare

child-786812_960_720L’Inps, con circolare n. 214/2016, ha esteso il diritto all’assegno di € 80-160 euro per il periodo della nascita/adozione di un figlio fino al compimento del terzo anno d’età, altresì agli stranieri senza residenza in uno stato UE e che sono ancora privi di permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Si ricorda che l’assegno di cui sopra è stato introdotto con la L. 190/2014 e ha l’obiettivo di sostenere le spese per il sostegno dei figli; spetta per le nascite e le adozioni tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e in caso di affidamento preadottivo di un minore. Si tratta di un assegno riconosciuto nelle seguenti misure: 1920 euro per figlio (160 euro al mese) se l’Isee è sotto ai 7.000 euro e 960 euro per figlio (80 euro al mese) se l’Isee è pari o superiore a 7.000 euro e fino a 25.000 euro (oltre tale limite non c’è più il diritto).
È previsto un riesame delle domande respinte in passato, alla luce delle nuove indicazioni ministeriali. È necessario però presentare un’istanza all’Inps che valuterà la sussistenza dei requisiti.

21/11/2016 – Assegni familiari: a chi spettano?

sssGli assegni familiari corrisposti dall’Inps, sono una forma di sostegno al reddito per le famiglie di coltivatori diretti, coloni e mezzadri e titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi – sia comunitari che extracomunitari – che non superino un limite di reddito personale e del nucleo familiare stabilito dalla legge (si distinguono dagli assegni al nucleo familiare, i quali sono destinati alle famiglie di lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente). Possono essere chiesti: per il coniuge, anche nel caso in cui sia legalmente separato (purché a carico), solo se il richiedente è titolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; per i figli o equiparati (anche se non conviventi) e per i fratelli, le sorelle, i nipoti conviventi, con età inferiore a 18 anni o apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni) o universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale della laurea) o inabili al lavoro (senza limiti d’età); gli ascendenti (genitori, nonni, ecc.) ed equiparati, ma solo se il richiedente è piccolo coltivatore diretto; i familiari di cittadini stranieri residenti in Paesi con i quali esista una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia. Spettano 8,18 € mensili ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati, 10,21 € mensili ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati, 1,21 € mensili ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati. La domanda può essere presentata telematicamente ed è possibile farlo altresì tramite la vostra più vicina sede del Patronato Inac.

11/11/2016 – Presentato il Bilancio sociale INPS Piemonte 2015: tornano a crescere le pensioni

inps_foto2Il Bilancio Sociale dell’INPS Piemonte, esposto l’11 novembre dal Direttore dell’INPS Gregorio Tito e dal Presidente del Comitato Regionale dell’ente Gianfranco Germani – alla presenza anche del Patronato Inac – ha mostrato che, osservando i flussi pensionistici (numero di liquidazioni e importi medi), il 2015 sembra segnare il riassorbimento degli effetti della Riforma Fornero: i flussi di pensionamento tornano a crescere, come gli importi medi e il picco di maggior tensione provocato dal cambiamento di regime pensionistico sembra superato.
L’INPS del Piemonte valuta positivamente la Riforma Fornero anche se, allo stato attuale, si individuano due categorie che soffrono di più il sistema: chi era ad un passo dalla pensione e a cui sono stati spostati in avanti i termini per andarci e i giovani, precari o in ogni caso in situazione instabile fino ai 30-35 anni, e pertanto con un futuro previdenziale debole.
inps_fotoIl Bilancio Sociale rivela come in Piemonte, nel 2015, siano vigenti più di 1,5 milioni di pensioni e i pensionati sono poco più di 1,3 milioni, non contando le pensioni erogate ai dipendenti pubblici. Delle pensioni, l’86,5% sono trattamenti previdenziali, mentre tra i trattamenti assistenziali, la gran parte – 11,2% – è costituito da indennità per invalidità civile.

08/11/2016 – Nuovi volontari del Servizio Civile Nazionale all’Inac

Ieri, 13 ragazzi – di cui 4 a Torino, 3 ad Alessandria, 2 ad Asti, 2 a Nizza Monferrato, 1 a Casale Monferrato, 1 ad Alba – hannoimage-08-11-16-15-34 iniziato la loro esperienza di Servizio Civile Nazionale con l’INAC, attraverso il progetto “Servizi in rete – Inac Piemonte 2016”, che durerà 12 mesi e ha come obiettivo l’aumento dell’integrazione e della inclusione sociale degli immigrati.
Buon inizio a tutti i giovani volontari!
In foto, due ragazze del Servizio Civile con la loro Olp (operatrice locale di progetto)

04/10/2016 – Graduatorie provvisorie del progetto di Servizio Civile “Servizi in rete – Inac Piemonte 2016”

12299210_1132100420163635_1209854774236725134_nSul sito www.inac-cia.it sono state pubblicate le graduatorie di selezione provvisorie, fatte salve le verifiche da parte del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, relative al progetto di servizio civile “Servizi in rete 2016 – INAC Piemonte” scaduto lo scorso 8 luglio.
Le graduatorie riguardano i candidati idonei e selezionati, nonché quelli idonei ma non selezionati. E’ riportato, inoltre, l’elenco dei candidati assenti al colloquio di selezione, e pertanto esclusi, e di quelli ritenuti non idonei allo svolgimento del progetto.
La data prevista per l’avvio del progetto è il 07 novembre 2016.

07/09/2016 – Contributo dell’INPS per il sostegno di bambini nati nel 2014 in famiglie a basso reddito

Attraverso il Messaggio n. 3407 del 2016, l’INPS ha informato della pubblicazione del decreto del Dipartimento per le Politiche della Famiglia con il quale è stato disposto un importo aggiuntivo, come contributo una tantum, per il sostegno di bambini nati nel 2014, in famiglie residenti e a basso reddito. L’Importo aggiuntivo di 275 euro è erogato a favore dei nati nel 2014, beneficiari della Carta Acquisti Ordinaria ed altresì riconosciuto sulle carte acquisti relative a nati o adottati nel 2014, che siano richieste entro il 16 novembre. Tali carte si possono richiedere presso un ufficio postale laddove i beneficiari siano minori di 3 anni e direttamente all’INPS – in formato cartaceo – in caso di adottati con più di 3 anni.
I fondi messi a disposizione sono 33.526.846,45 euro ed è previsto che, laddove gli stessi non bastino a soddisfare le richieste, l’importo di 275 euro sia diminuito.

02/09/2016 – Il SIA, una nuova misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale

A partire da oggi si possono presentare le domande per richiedere il SIA, il Sostegno per l’Inclusione Attiva, una misura nazionale – che prevede l’erogazione di un beneficio economico – condizionata all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico. Per il momento, la misura è rivolta alle famiglie nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure siano presenti un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata; a caratterizzare il disagio economico, si considera un ISEE non superiore a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti (ovvero di valore complessivo superiore a 600 euro mensili) o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. La fragilità sociale è definita da una scala di valutazione, considerando il numero di figli, la presenza di un solo genitore, di bambini con meno di 3 anni, di una persona con disabilità grave o non autosufficiente, ecc..
Il beneficio economico – da 80 a 400 euro mensili, erogati attraverso una carta di pagamento elettronica – è concesso bimestralmente, per un anno. L’erogazione viene attivata dal bimestre successivo a quello di presentazione della domanda; pertanto, al fine di potervi accedere già dal primo bimestre, si avrà tempo fino al 31 ottobre 2016 per presentare la richiesta (non vi è comunque alcuna scadenza); questa può essere presentata secondo le modalità stabilite dal Comune di residenza, utilizzando il modulo predisposto dall’INPS. Nella valutazione della domanda si tiene conto delle informazioni già fornite nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE; pertanto, è importante essere già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui si presenta la domanda.

31/08/2016 – Prestazioni economiche assistenziali non esportabili all’estero

airport-731196_960_720Secondo la normativa comunitaria, le prestazioni speciali a carattere non contributivo – pensione sociale e assegno sociale, pensioni, assegni e indennità per gli invalidi civili, ciechi civili e sordi civili – vanno garantite dal Paese di residenza e, di conseguenza, non sono esportabili all’estero. Nel caso di spostamento per un periodo di breve durata è però possibile continuare a mantenere la residenza in Italia e le prestazioni economiche verranno erogate nella modalità utilizzata abitualmente, sul conto bancario o conto postale, in istituti bancari italiani. Con Messaggio del 20/12/2013, n.20966, l’INPS ha precisato cosa s’intende per “periodo di breve durata”; le prestazioni assistenziali saranno sospese solo laddove la permanenza fuori dal territorio italiano si prolunghi oltre i sei mesi, a meno che non ricorrano gravi motivi sanitari idoneamente documentati da parte dell’interessato. Decorso un anno dalla sospensione, e verificato il permanere della mancanza del requisito della residenza, si procederà alla revoca del beneficio.

05/08/2016 – Convocazione candidati volontari del Servizio Civile in Inac e chiusura Sede Regionale

12299210_1132100420163635_1209854774236725134_nIl 15 settembre 2016 si terranno i colloqui di selezione dei volontari del Servizio Civile Nazionale in Inac, presso la CIA Piemonte – Sede Regionale, Via Onorato Vigliani, 123, Torino.
Le selezioni avverranno in un unico giorno, secondo le modalità previste dal Sistema di selezione accreditato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile e riportate sul sito www.inac-cia.it.
I candidati hanno già ricevuto un’email con l’indicazione dell’orario di convocazione e potranno avere maggiori informazioni contattando il Patronato, via email all’indirizzo inacpiemonte@cia.it o telefonando al numero 011-534415.
Si informa, inoltre, che la Sede Regionale dell’Inac Piemonte rimarrà chiusa sino al giorno 19/08/2016 compreso.
Buone vacanze a tutti!

11/07/2016 – Rapporto Annuale INPS: aumentano i beneficiari dell’indennità di accompagnamento

INPS_logoL’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata in favore dei soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. Tale indennità spetta al solo titolo della minorazione, è indipendente dall’età e dalle condizioni reddituali ed è fornita in presenza di determinati requisiti. L’assegno per l’anno 2016 è pari a 512,34 € e spetta per 12 mensilità. Una volta ottenuto il certificato medico introduttivo tramite proprio medico di base, può essere presentata la domanda per via telematica, anche con l’aiuto del Patronato Inac, i cui operatori sono disponibili a fornire tutte le informazioni utili e l’assistenza necessaria.
Dal XV Rapporto Annuale INPS, pubblicato il 7 luglio scorso, si evince come l’indennità di accompagnamento sia assai richiesta: il numero di beneficiari ha subito un incremento di circa il 75,5% dal 2000 alla fine del 2015, passando da circa 1,2 milioni a circa 2,2 milioni nel 2015. Circa il 64% del totale è composto da donne, mentre si nota come ben 6 beneficiari su 10 hanno un’età superiore ai 75 anni. Si nota, poi, come la maggioranza di riconoscimenti del diritto sia legata alla presenza di patologie neuropsichiche (cognitive) e neoplastiche (tumorali). La condizione di disabilità e di disagio economico sono spesso altamente interrelate. Lo svantaggio economico è infatti causa di disabilità che a sua volta produce spesso un ulteriore progressivo peggioramento della condizione economica. Sebbene l’indennità di accompagnamento sia erogata in maniera uniforme sul territorio nazionale, vi sono diversità territoriali assai rilevanti nella distribuzione dei beneficiari in rapporto alla popolazione residente. Il numero di beneficiari rapportato all’intera popolazione residente sul territorio nazionale al 2015 è di circa il 3,6%, con valori di circa il 20% più alti della media nazionale nel Centro-Sud.

15/07/2016 – Relazione Annuale INAIL: rallenta la corsa delle denunce di malattia professionale

INAILLa “malattia professionale” è una patologia, determinata da causa lenta (e spesso subdola), contratta dal lavoratore, nell’esercizio e a causa di un’attività lavorativa rischiosa, che può esserne causa esclusiva o concorrente. Si differenzia dall’infortunio sul lavoro che è, invece, un evento lesivo determinato da causa violenta e verificatosi in occasione di lavoro. 58.925 denunce di malattia professionale in tutta Italia, 1.555 in più rispetto al 2014: sono questi alcuni dei dati interessanti che vengono fuori dalla Relazione Annuale presentata, lo scorso 22 giugno, dal Presidente Inail Massimo De Felice. Un aumento, di circa il 24% rispetto al 2011, aumento che è invece quasi nullo in Piemonte, dove nel 2015 sono state protocollate dall’Inail 2.239 denunce di malattia professionale (soltanto 12 in più rispetto al 2014); di queste, ne è stata riconosciuta la causa professionale unicamente a 727, circa un terzo (116 in meno rispetto al 2014), 10 sono ancora “in istruttoria”. A livello nazionale i dati non cambiano di molto: meno della metà delle malattie risultano accertate positivamente (20.306 casi, il 34,46%). Le statistiche Inail evidenziano anche il fenomeno delle denunce “plurime” diffondendo, distintamente, il numero di “malattie” sopraindicato e quello, inferiore, dei “malati”: in Piemonte 1.933 lavoratori hanno presentato denuncia (per 684 di loro c’è stata una definizione positiva): per il sistema di catalogazione tabellare adottato, da un’unica segnalazione per un lavoratore possono essere protocollate anche più denunce, una per ogni specifica patologia seppur relativa allo stesso rischio/sistema organo-funzionale.

15/07/2016 – L’Inail Piemonte stanzia 300.000 euro per progetti in materia di salute e sicurezza

downloadAmmontano a 300.000 euro le risorse messe a disposizione dall’Inail Piemonte per realizzare progetti in tema di prevenzione. E’ stato bandito e pubblicato sul sito dell’ente un avviso pubblico per acquisire, entro il 15 settembre, le manifestazione di interesse dei soggetti che intendano promuovere specifici interventi riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro. L’Inail ha individuato cinque specifiche aree di intervento su cui potranno vertere i progetti: malattie professionali, infortuni su strada, azioni finalizzate all’individuazione di soluzioni atte alla riduzione dei livelli di rischio nei luoghi di lavoro, azioni di sostegno alla realizzazione del Piano regionale agricoltura, azioni finalizzate alla promozione della cultura della sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado destinate a studenti, laureandi e laureati. Possono presentare la manifestazione di interesse enti e organismi pubblici e privati, quali gli enti locali, le università, le istituzioni scolastiche, gli enti non profit, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, titolati, sia singolarmente che in regime di associazione.

28/06/2016 – Le notizie del Patronato su Facebook e Twitter

ImmagineNuovi strumenti per rimanere tempestivamente informati sulle novità dal Patronato sono a disposizione dei cittadini: l’Inac Piemonte è infatti approdata, in contemporanea, sia su facebook, con la pagina www.facebook.com/InacPiemonte, che su twitter, con la pagina twitter.com/InacPiemonte. Due pagine che si aggiungono all’altrettanto nuova pagina facebook della Sede Nazionale dell’Inac e agli altri tradizionali strumenti di comunicazione del Patronato, quali, ad esempio, il sito regionale della Cia Piemonte www.ciapiemonte.it, il sito dell’Inac www.inac-cia.it, il periodico d’informazione “Diritti Sociali” (disponibile anche in formato elettronico inviando un’email all’indirizzo dirittisociali@cia.it e scrivendo nell’oggetto “Diritti Sociali” e la sigla automobilistica della provincia di appartenenza) e la newsletter a cui iscriversi attraverso il sito dell’Inac.

28/06/2016 – Proroga dei termini per la presentazione delle domande di servizio civile

servizio_civile_2016E’ prorogato all’8 luglio 2016 ore 14.00 il termine di presentazione delle domande di servizio civile nazionale previsto dall’art. 4 dei “Bandi per la selezione di n. 35.203 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale in Italia e all’estero”, pubblicati sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale in data 30 maggio 2016.
In Piemonte, l’Inac – con il progetto “Servizi in rete 2016 – INAC Piemonte” – mette a disposizione 18 posti (4 a Torino, 3 ad Alessandria, 2 a Novara, 3 ad Asti, 2 a Nizza Monferrato, 2 a Casale Monferrato, 2 ad Alba).

27/06/2016 – Servizio civile all’Inac: ultimi giorni per candidarsi. C’è tempo fino al 30 giugno, h. 14

Giovedì,gif alle ore 14, scadrà il termine ultimo per candidarsi come volontario di servizio civile all’Inac. Sono disponibili 132 posti in Italia, 18 con il progetto del Piemonte (4 a Torino, 3 ad Alessandria, 2 a Novara, 3 ad Asti, 2 a Nizza Monferrato, 2 a Casale Monferrato, 2 ad Alba). La durata del progetto è di 12 mesi, per un impegno settimanale di circa 30 ore su 5 giorni ed è previsto il riconoscimento di un compenso mensile di € 433,80. I giovani interessati – sia italiani che stranieri, che abbiano compiuto 18 anni e non superato 28 anni e 364 giorni – possono presentare domanda, compilando i modelli di candidatura presenti su www.inac-cia.it. Per saperne di più, si può altresì contattare l’Inac Piemonte (tel. 011.534415, e-mail: inacpiemonte@cia.it).

01/06/2016 – Servizio civile all’Inac: 18 posti in Piemonte per un progetto sull’immigrazione

servizio civileIl Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato il Bando nazionale, per la selezione di 35.203 volontari di servizio civile. In tale bando, l’INAC vede finanziati 8 progetti per complessivi 128 posti in Italia ed 1 per 4 posti all’estero (Albania).
In Piemonte, l’Inac – con il progetto “Servizi in rete 2016 – INAC Piemonte” – mette a disposizione 18 posti (4 a Torino, 3 ad Alessandria, 2 a Novara, 3 ad Asti, 2 a Nizza Monferrato, 2 a Casale Monferrato, 2 ad Alba).
L’obiettivo del presente progetto è l’aumento dell’integrazione e della inclusione sociale dei cittadini immigrati. L’Inac, attraverso le sedi provinciali di Torino, Cuneo, Alessandria, Novara e le sedi zonali di Alba, Casale Monferrato e Nizza Monferrato vuole sviluppare uno sportello informatizzato per il sostegno della popolazione immigrata; si tratta, in particolare, di dare continuità ad un lavoro, avviato nel corso del 2015, che vede il coinvolgimento di altri volontari del servizio civile. L’Inac ha già mosso i primi passi per avvicinarsi alla rete ed ora è necessario dare una continuità al disegno, sfruttando un’altra rete: quella delle associazioni e, in particolare, quelle composte da giovani, principali fruitori di internet e dei social network. L’idea principale è quella di integrare e migliorare il sistema di sportelli informatizzati e ciò per innescare un processo di crescita e potenziamento dei servizi INAC sul territorio, per rispondere in modo più capillare ai bisogni degli immigrati.
La durata del progetto è di 12 mesi, per un impegno settimanale di circa 30 ore su 5 giorni ed è previsto il riconoscimento di un compenso mensile di € 433,80. I giovani interessati – sia italiani che stranieri, che abbiano compiuto 18 anni e non superato 28 anni e 364 giorni – possono presentare domanda, entro e non oltre le ore 14:00 del 30 giugno 2016, compilando i modelli di candidatura presenti sul sito www.inac-cia.it. Sul sito si possono avere maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande, sulla documentazione necessaria, i criteri di selezione e i requisiti di partecipazione. Per saperne di più, si può altresì contattare l’Inac Piemonte (tel. 011.534415, e-mail: inacpiemonte@cia.it).

22/05/2016 – Gran successo per “Incontriamoci…Insieme per te, i tuoi diritti, le tue esigenze” di Asti

Dopo Alessandria, Torino, Novara e Cuneo, anche ad Asti, in data 21 maggio, si è tenuta, per la prima DSC_6979 - Copiavolta, una manifestazione del Board “Servizi alla persona” della Cia, organizzata dal Caf, dal Patronato Inac e dall’ANP della CIA, per informare la popolazione sui diritti ed oneri legati a fisco e burocrazia.DSC_7021
L’Inac, in questo caso, ha aggiunto agli altri gadget omaggiati ai passanti, una bottiglia di buon vino.
Soddisfatta la direttrice provinciale Pierita Porrato, la quale ha sottolineato come l’iniziativa sia pienamente riuscita e sia da ripetere in futuro.

16/05/2016 – L’Inac verifica l’esattezza della tua busta arancione

Le buste arancioni, inviate dall’Inps per informarci su quando andremo in pensione e con quanto, stanno iniziando ad arrivare nelle case degli italiani. Sono partite le prime 150.000, indirizzate a dipendenti del settore privato, lavoratori autonomi (artigiani, commercianbustaarancioneti e imprenditori) e co.co.pro., iscritti alla gestione separata, al fondo ferrovieri e altri fondi speciali ed entro la fine dell’anno le riceveranno, in totale, 7 milioni di lavoratori.
L’Inps, per l’invio, ha optato per un criterio casuale relativamente all’età e alla professione dei destinatari, indirizzando le missive solo a quanti non sono ‘digitalizzati’, cioè muniti del pin dell’Inps o dello Spid, la password unica che permette l’accesso online ai diversi servizi della pubblica amministrazione.
La busta contiene una lettera di tre pagine con il riepilogo dei contributi, la previsione della data di uscita e l’importo del futuro assegno di pensione. L’importo della pensione stimato è ottenuto in maniera automatica, senza valore certificativo: si basa su contributi sino ad oggi accreditati e di quelli che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Invitiamo tutti i destinatari delle buste arancioni a rivolgersi presso le nostre sedi per verificare la completezza del riepilogo contributivo e l’esattezza dei calcoli.

09/05/2016 – Grande affluenza di pubblico per la prima edizione di “Incontriamoci…Insieme per te, i tuoi diritti, le tue esigenze”

IMG_20160507_093418Sabato 7 maggio si è tenuta, per la prima volta, una manifestazione del Board “Servizi alla persona” della Confederazione Italiana Agricoltori, organizzata dal Caf, dal Patronato Inac e dall’Associazione Nazionale Pensionati della Cia, per informare la popolazione su diritti e oneri legati a fisco e burocrazia.
L’iniziativa di piazza è servita, in particolar modo, per incontrare i cittadini, informarli dei propri diritti e promuovere i servizi che il Sistema Cia mette a disposizione, che vanno ben oltre il semplice adempimento o disbrigo di una pratica “fai da te” che la Pubblica amministrazionNovarae propone. Perché rivolgersi ai centri Servizi alla persona della Cia significa non solo adempiere ai propri obblighi o presentare un’istanza per un diritto, ma piuttosto avvalersi di una consulenza realmente professionale cogliendo tutte le opportunità, spesso sconosciute, che le normative offrono ai cittadini.
L’evento ha riscosso notevole interesse e sicuramente verrà ripetuto in futuro; in Piemonte, come in tutta Italia, si è avuta una grande affluenza di pubblico presso i gazebo allestiti per l’occasione, Torinodove sono stati forniti chiarimenti utili legati alla presentazione del modello 730, informazioni sulle prestazioni legate all’Isee e su pensioni, previdenza, assistenza e tutela del lavoro.20160506_111332
Oltre agli operatori di sportello Caf ed Inac e ai collaboratori dell’Anp, hanno partecipato all’iniziativa i ragazzi del Servizio Civile in Inac, i quali hanno raccontato la loro esperienza di volontariato, il progetto di sportello telematico dell’Inac a tutela della popolazione immigrata e hanno potuto presentare le opportunità offerte dai progetti di servizio civile Inac che si realizzeranno nel 2016, uno in Piemonte e l’altro nella sede estera dell’Albania.

15/04/2016 – I servizi alla persona del Sistema Cia incontrano i cittadini

Per nove anni, l’Inac – l’Istituto Nazionale Assistenza ai Cittadini, il patronato promosso dalla Cia – è sceso nelle piazze italiane per realizzare “Inac in piazza per te”, un’importante manifestazione finalizzata ad incontrare i cittadini e news e comunicati stampadialogare con loro sui temi di maggiore interesse sociale e previdenziale. Nel decennale di questa ricorrenza, sabato 7 maggio 2016, gli operatori Inac, insieme a quelli del Caf e ai collaboratori di Anp, daranno vita a qualcosa di nuovo, che vede protagonisti, in egual modo, tutti i servizi alla persona del Sistema Cia: la prima edizione di “Incontriamoci…Insieme per te, per i tuoi diritti, per le tue esigenze”. In tale occasione, i cittadini – recandosi nei luoghi che verranno specificati nei prossimi giorni – oltre a ricevere gadget e materiale informativo, potranno far tutte le domande che vogliono ed ottenere le risposte sulle tematiche ed adempimenti importanti che li riguardano. Diversi gli argomenti su cui gli esperti Inac daranno spiegazioni alla popolazione: dalle pensioni di vecchiaia, a quelle anticipate o di inabilità, dagli assegni di invalidità e assegni sociali alle prestazioni per invalidità civile, dagli ammortizzatori sociali per i disoccupati ai servizi forniti agli immigrati, e tanto altro, fino alle opportunità offerte ai giovani, tramite i progetti di servizio civile Inac che si realizzeranno nel 2016.

14/04/2016 – Part time prima della pensione

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha firmato il decreto che punta a promuovere un principio di “invecchiamento attivo”, ovvero di uscita graduale dell’attività lavorativa attraverso il cd. “part-time agevolato”, previsto dalla Legge di Stabilità 2016. Il rapporto di lavoro di lavoratori del settore privato, a tempo pieno e indeterminato, che possiedano il requisito contributivo minimo per la pensione di vecchiaia (venti anni di contributi) e che maturino entro il 31.12.2018 il requisito anagrafico per il pensionamento, può essere trasformato da full time a part time (riduzione d’orario di lavoro in misura compresa tra il 40% ed il 60%). Per accedere al beneficio, i lavoratori devono chiedere all’Inps – volendo anche rivolgendosi al Patronato Inac – la certificazione che attesti il possesso del requisito contributivo e la maturazione di quello anagrafico entro il 31.12.2018. E’ necessario poi che venga firmato un contratto, tra lavoratore e datore di lavoro, di riduzione dell’orario di lavoro e che questo sia trasmesso alla Direzione Territoriale del lavoro, la quale rilascerà un provvedimento. Con quest’ultimo potrà essere trasmessa un’istanza all’Inps. Il lavoratore riceverà così una retribuzione parametrata sull’orario effettuato ed un importo esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l’orario di lavoro non effettuato. Lo Stato riconoscerà al lavoratore la contribuzione figurativa in riferimento alla prestazione non effettuata: in questo modo, alla maturazione del pensionamento, il lavoratore potrà percepire l’intero importo dovuto, senza penalizzazioni.

14/04/2016 – Bonus Amianto

E’ stato prorogato fino al 31 dicembre il termine per la presentazione delle domande di riconoscimento dei benefici contributivi per i lavoratori esposti all’amianto. I beneficiari sono i lavoratori iscritti nell’assicurazione generale obbligatoria Inps, gli assicurati per il rischio malattie professionali Inail ed i dipendenti di aziende che hanno collocato tutti i lavoratori in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa, se questi ultimi hanno ottenuto in via giudiziale l’accertamento di avvenuta esposizione all’amianto

14/04/2016 – Assegno del comune per il nucleo familiare e maternità per il 2016

Attraverso la circolare n. 46/2016, l’INPS ha comunicato gli importi relativi all’assegno per il nucleo familiare e all’assegno di maternità concessi dai comuni ed erogati dall’INPS. Il primo (da non confondere con l’assegno al nucleo familiare e pensato per le famiglie che hanno almeno tre figli minori e dispongono di patrimoni e redditi limitati) è pari ad € 141,30 per tredici mensilità e il limite Isee per il diritto è di € 8.555,99. L’importo dell’assegno mensile di maternità, spettante in misura intera, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento è pari ad € 338,89 per cinque mensilità (per un totale di € 1.694,45). Il valore Isee per questa prestazione è di € 16.954,95.

17/03/2016 – Dimissioni volontarie: obbligo della procedura telematica per la loro efficacia
Il Patronato Inac può essere di aiuto per l’invio del modulo previsto dalla nuova disciplina

Il Jobs Act – la L. n. 183 del 2014 – ha delegato il governo di trovare il modo per contrastare il triste fenomeno delle cd. lettere di dimissioni in bianco: problema che, secondo il Viceministro allo Sviluppo Economico Bellanova, in passato ha coinvolto, ogni anno, almeno 20 mila persone. L’art. 26 del D.Lgs. n. 151/2015 ha così previsto che le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro siano comunicate dal lavoratore, a pena di inefficacia, esclusivamente con modalità telematiche, utilizzando appositi moduli.
In attuazione di tale previsione è intervenuto un decreto ministeriale, in vigore dal 12 gennaio 2016: è stata stabilita la procedura da seguire – a partire dal 12 marzo 2016 – tramite il sito internet www.clicklavoro.gov.it, per inviare telematicamente il modello compilato al datore di lavoro – all’indirizzo e-mail o pec indicato nella fase di compilazione – ed alla direzione territoriale del lavoro competente. Rispetto alla precedente disciplina ci sono tre novità: l’invio esclusivamente telematico, l’efficacia delle dimissioni non più condizionata da una convalida, il diritto al ripensamento e revoca delle dimissioni entro sette giorni, utilizzando sempre il medesimo procedimento on line.
Le nuove regole non valgono però per i lavoratori domestici, per i lavoratori in prova, per le lavoratrici nel periodo di gravidanza e alle lavoratrici/lavoratori durante i primi 3 anni di vita del bambino (per i quali è richiesta convalida presso la DTL), in caso di risoluzioni avvenute nelle “sedi protette” (es. innanzi ad un giudice, DTL, in sede sindacale) e per i dipendenti pubblici.
Il lavoratore può richiedere il codice PIN INPS e presentare, in autonomia, le dimissioni attraverso il portale Click Lavoro; ovvero, senza necessità di richiedere il PIN, può avvalersi di “intermediari” abilitati alla trasmissione dei moduli, come il patronato, il quale svolge un servizio gratuito e, anche nel caso di specie, può essere di aiuto a chi magari non è molto pratico di tecnologia/procedure informatiche o non ha accesso ad un pc.

16/03/2016 – Asdi: finalmente le regole per il nuovo assegno di disoccupazione

L’Asdi (un assegno di disoccupazione) è una prestazione di natura assistenziale (e quindi esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche), volta a fornire una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori già beneficiari della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi), che siano privi di un’occupazione e si trovino in condizione economica di bisogno.
L’Inps, con la circolare 47/2016, ha chiarito che possono ottenerla i disoccupati che abbiano fruito della Naspi – e quindi non l’Aspi – per l’intera durata, sino al 31.12.2015. Devono però attivarsi per ottenerla per via telematica – volendo, anche con l’intervento gratuito del Patronato Inac – entro 30 giorni dalla fine della Naspi (per chi ha finito di fruire della Naspi tra il 1.05.2015 e il 3.03.2016, ha tempo però sino al 2 aprile). Inoltre, questi devono sottoscrivere un “progetto personalizzato per la ricerca del lavoro” attraverso il centro per l’impiego di residenza e devono possedere particolari requisiti:
– essere in nuclei familiari con almeno un minorenne o possedere un’età pari o superiore a 55 anni e non aver ancora maturato il diritto alla pensione;
– versare in condizioni di bisogno (possedere un’attestazione ISEE, che sia in corso di validità, con un valore pari od inferiore ad € 5.000, attestazione che si può chiedere anche ad un CAF della CIA).
L’importo dell’assegno, erogato mensilmente per un massimo di sei mesi, è pari al 75% della Naspi dell’ultimo mese e, ad ogni modo, entro i limiti dell’assegno sociale che, nel 2015, è stato pari ad € 448,52. Aumenta da € 89,7 ad € 163,3 laddove ci siano uno o più figli a carico.
Si può lavorare anche percependo l’indennità (che potrebbe però essere pagata in forma ridotta), purché si avvisi l’Inps e non si superino determinate soglie che potrebbero comportare la sospensione ovvero la perdita del diritto.

16/02/2016 – Indennità di disoccupazione agricola
Il 31 marzo scade il termine per presentare la domanda

Il Patronato INAC è a disposizione per offrire assistenza gratuita utile ad ottenere l’indennità di disoccupazione agricola, una prestazione a sostegno del reddito concessa al lavoratore iscritto negli elenchi annuali Inps dei lavoratori agricoli. Si tratta di un’indennità versata a coloro che sono inquadrati come:
– operaio a tempo determinato;
– piccolo colono;
– compartecipante familiare;
– piccolo coltivatore diretto che ha versato volontariamente fino a 51 giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli;
– operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano soltanto per un certo periodo dell’anno.
Viene erogata direttamente dall’Inps in un’unica soluzione, a coloro che abbiano perso il lavoro per motivi esterni alla loro volontà. Spetta sia ai lavoratori italiani che stranieri, ma non ne hanno diritto i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.
I requisiti per chiedere l’indennità di disoccupazione agricola 2016 sono i seguenti:
– iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, per l’anno 2015 o un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato per parte dell’anno di competenza della prestazione;
– almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria (mediante l’iscrizione negli elenchi agricoli per almeno due anni o in alternativa con l’iscrizione negli elenchi per l’anno di competenza della prestazione e l’accreditamento di un contributo contro la disoccupazione involontaria per attività dipendente non agricola precedente al biennio di riferimento della prestazione);
– almeno 102 contributi giornalieri nel biennio costituito dall’anno cui si riferisce l’indennità e dall’anno precedente (tale requisito può essere perfezionato mediante il cumulo con la contribuzione relativa ad attività dipendente non agricola purché l’attività agricola sia prevalente nell’anno o nel biennio di riferimento).
La domanda 2016 dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2016.

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