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Flessibilità, risorse, promozione, comunicazione: le richieste del mondo del vino a Roma ed a Bruxelles
Scritto il 21-03-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Con una lettera indirizzata alla Ministra delle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova, la filiera del vino -che riunisce le principali organizzazioni del settore Cia-Agricoltura Italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane, Unione italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi- ha messo nero su bianco le difficoltà che il mondo vitivinicolo sta vivendo in relazione alla grave crisi determinata dalla diffusione della COVID-19 e ha avanzato al Governo alcune proposte per mitigare i danni subiti dal comparto.
La crisi, che sta colpendo duramente il mondo del vino, é particolarmente preoccupante sul versante delle esportazioni: Ottavio Cagiano de Azevedo, direttore di Federvini, intervistato dal Sole 24 Ore, ha spiegato di aspettarsi un “calo dell’export del 20%”. Ma anche i consumi interni sono in calo, a causa del sostanziale blocco del turismo, della chiusura dei ristoranti e della recessione economica che spinge le famiglie a ridurre gli acquisti.
Gli stessi investimenti in promozione fin qui effettuati rischiano di essere vanificati dall’immobilità determinatasi sui mercati internazionali. L’appesantimento delle giacenze, infine, avrà sicuramente delle conseguenze sui valori alla produzione della prossima vendemmia.
Per affrontare questo scenario e per portare sollievo al settore, le organizzazioni della filiera hanno proposto al Ministro, nel più ampio spirito di collaborazione, una prima serie di misure.
In vista del prossimo Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura a Bruxelles, la filiera invita la Ministra Bellanova a chiedere all’Europa una forte iniezione di flessibilità sulle misure già esistenti, tra cui il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli, la ristrutturazione dei vigneti, gli investimenti e la promozione.
A livello nazionale la filiera ha avanzato alla Ministra Bellanova la convocazione del tavolo vino perché operi come cabina di regia del settore per le iniziative urgenti di supporto.Per il mondo del vino italiano è necessario prevedere un “Piano Strategico di sostegno all’export vitivinicolo nazionale” articolato su missioni di settore, piani di comunicazione integrata sui mercati internazionali più ricettivi con previsione di misure straordinarie promozionali e di sostegno alla domanda di vino, sia per il mercato estero che interno, da strutturare con testimonial, opinion leader e “ambasciatori” a livello nazionale ed internazionale, oltre che iniziative volte a garantire liquidità alle imprese e snellimento burocratico.