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Inverno anomalo, rischio danni per frutteti in caso di gelate tardive
Scritto il 21-02-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Calamità atmosferiche
Continua il lungo periodo senza piogge e con temperature sopra la norma. I meteorologi prevedono che nei prossimi giorni l’anticiclone delle Azzorre garantirà su tutta la regione tempo stabile, con temperature fino a 20 gradi. Solo all’inizio di marzo potrebbe tornare qualche debole perturbazione. La situazione della neve misurata dalle stazioni meteo di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) è “decisamente deficitaria” sotto i 1500 metri.
Se il freddo dovesse arrivare in modo tardivo, ora che le gemme dei frutti si stanno ingrossando, potrebbe colpire proprio nel momento in cui le piante sono più vulnerabili, ovvero in prefioritura ed in piena antesi. La siccità per il momento non è ancora un problema perché le piogge di novembre hanno rimpinguato la falda, ma la poca neve mette una grande ipoteca sui volumi di acqua che i torrenti dovrebbero portare a valle in primavera e contribuire in questo modo ad alzare la falda stessa.
Questi “sfasamenti stagionali”, che si ripetono ormai con molta frequenza, secondo la stragrande maggioranza degli esperti sono la conseguenza dei cambiamenti climatici in atto. “Non ci sono più le stagioni di una volta”… dicevano i nostri vecchi. Ma oggi altrochè se è vero!
“I cambiamenti climatici non solo stanno provocando, tra caldo anomalo in stagioni in cui dovrebbe far freddo, siccità ed alluvioni, – commenta il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – molti danni alla produzione agricola, ma incidono anche sull’equilibrio biologico dell’agroecosistema, causando la comparsa di specie patogene e parassiti alloctone, ovvero estranee alla fauna e flora dei nostri territori. Quella dei cambiamenti climatici è una sfida che riguarda tutti e tutti devono fare la loro parte secondo le proprie possibilità. Purtroppo i Paesi del mondo non stanno reagendo in modo adeguato e tempestivo”.