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Si è chiuso il decennio più caldo da quando abbiamo osservazioni disponibili
Scritto il 14-01-2020 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Con il 2019 si è chiuso anche il secondo decennio del nuovo millennio, risultando il più caldo da quando abbiamo osservazioni disponibili per l’Italia. Il riscaldamento globale è una realtà con cui è sempre più necessario fare i conti.
Il riscaldamento globale causa l’incremento dei fenomeni meteorologici estremi che provocano dissesto idrogeologico, siccità, variazioni degli agro-ecosistemi. Purtroppo i Paesi del mondo non stanno reagendo in modo adeguato e tempestivo per frenare i cambiamenti climatici. La Conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici Cop25 che si è svolta a Madrid è finita con un nulla di fatto. I quasi 200 Paesi riuniti nella capitale spagnola non hanno trovato un compromesso accettabile sui temi più complessi e divisivi.
I cambiamenti climatici influenzano diversi settori. L’agricoltura è tra quelli maggiormente esposti, ma è anche il più impegnato nel contrastarli, investendo su tecniche innovative. Scienza e tecnologia possono dare un grande contributo per rendere più sostenibili ed anche più efficienti i sistemi produttivi, migliorando i metodi di lavorazione del suolo, di irrigazione e la fertilizzazione. Di grande importanza per reagire ai cambiamenti climatici sarebbe aprire alle New breeding techniques (Nbt), strumenti che consentono di ottenere in tempi più rapidi rispetto al passato colture più resistenti ai nuovi patogeni che si sono insediati nel nostro Paese e di renderle più resistenti agli stress ambientali, come il caldo eccessivo.