In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Nuova legge quadro sull’agricoltura, se ne è discusso ad Asti
Scritto il 15-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Cia
Incontro molto affollato, con la presenza di diversi sindaci, giovedì 14 marzo presso la sede interzonale Cia di Castelnuovo Calcea, in località Opessina, con l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero. Oggetto dell’incontro, ha spiegato nel suo saluto introduttivo il presidente provinciale Alessandro Durando, approfondire i dettagli della Legge Regionale n.1 “Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale”. Presente all’incontro anche il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini.
La nuova legge prende il posto di quella che fu la prima legge regionale omnibus sull’agricoltura, la n. 63 del 1978 che, tra modifiche e integrazioni, ha attraversato la storia della Regione fino ai nostri giorni.
Il testo della nuova legge quadro riordina la materia agricola, cancellando 35 leggi. Il risultato è una normativa che risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese in conformità con le politiche nazionali ed europee e che introduce alcune novità: per assicurare la partecipazione delle parti economiche e sociali viene istituito il tavolo del partenariato agroalimentare e rurale; il programma regionale degli interventi integrerà le politiche europee; viene dato ampio spazio alla digitalizzazione e al suo ruolo innovativo per il settore; viene istituita una “banca della terra” che permetterà l’uso agricolo dei terreni incolti nell’ottica della tutela del territorio dal dissesto. Viene abbracciata una materia vastissima che va dall’agriturismo fino al settore irriguo e che tutela manufatti come muretti a secco, piloni di pietra dei vigneti, siepi o filari di alberi con valore storico.
“A quarant’anni dalla legge regionale sull’agricoltura, il testo risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese, in conformità con le novità intervenute nelle politiche nazionali ed europee”, ha affermato Giorgio Ferrero.