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Accordo di libero scambio tra Ue e Giappone
Scritto il 12-12-2017 da Ufficio stampa | Categoria: Politica agricola
La commissaria dell’Unione europea al commercio Cecilia Malmstrom e il ministro per gli Affari esteri giapponese Taro Kono hanno formalmente trovato l’intesa definitiva per un trattato bilaterale di libero scambio tra Unione europea e Giappone.
Un accordo di principio, scrive Ansa Terra&Gusto, era stato siglato dalle parti lo scorso luglio. Dopo il passaggio in Consiglio e all’Europarlamento la commissaria Malstrom si è augurata “di poter avere l’accordo in vigore prima della fine di questa legislatura Ue”, quindi entro la primavera 2018.
A partire dagli anni ’80 la globalizzazione ha caratterizzato l’economia e la società dell’intero pianeta. Oggi dopo quasi quarant’anni di “globalizzazione spinta” ci si interroga sui problemi, spesso gravi, connessi a questo processo, verificatisi anche tra le economie dei vari Stati.
I cosiddetti partiti e movimenti sovranisti pensano che il rimedio sia tornare indietro, chiudendo le frontiere, mettendo i dazi, attivando il protezionismo, bloccando le transazioni economiche, immaginando barriere e ritorno a monete locali, ma che, ci piaccia o meno, l’economia globale è il grande oceano dal quale non è più possibile scappare. La crescita dell’interdipendenza economica tra i Paesi attraverso l’aumento in volume e in varietà degli scambi internazionali di beni e servizi e la crescita dei flussi di capitale e di lavoro sono fenomeni che non si possono più fermare. Vanno però regolati meglio.
Decisivo è stabilire delle regole trasparenti ed efficaci che disciplinino i rapporti tra le varie economie e più in generale il mercato. A tale scopo contribuiscono gli accordi di partenariato, come quello tra Ue e Giappone.
Oggi il Giappone è l’ottavo mercato di riferimento in valore per l’export di vino italiano, con vendite che nel primo trimestre 2017 hanno toccato quota 34 milioni di euro (+4,7% rispetto all’anno precedente) con circa 96.000 ettolitri di vino esportati. Le barriere tariffarie esistenti hanno finora fortemente limitato l’accesso al mercato. Dall’accordo ci attendiamo che le esportazioni di vino italiano in Giappone possano avere un reale trend di crescita. Anche per i formaggi a pasta dura si prospetta una riduzione del dazio. E interessanti sono anche le concessioni del Giappone all’Europa che riguardano le carni, in particolare quelle suine.
Lodovico Actis Perinetto – Presidente Cia Piemonte