In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Si prevede una vendemmia di buona qualità, preoccupa il mercato
Scritto il 07-08-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
La vendemmia 2020 sarà caratterizzata da grappoli di buona qualità con una quantità in leggero calo. Anche in Piemonte ci sono i presupposti per una buona vendemmia, che sarà precoce. Le basi spumante sono pronte per essere vendemmiate prima di Ferragosto. Si stima che nella nostra Regione, meteo permettendo, si raccoglieranno 3,5 milioni di quintali di uve. A preoccupare il settore è però il mercato. Sia per quanto riguarda il prezzo delle uve, sia per i consumi, pesantemente condizionati, in Italia e all’estero, dalla pandemia di coronavirus. Le quotazioni più recenti dei vini parlano di qualche difficoltà per i segmenti di fascia più alta
Finora gli strumenti messi in campo dal Governo per sostenere il comparto come vendemmia verde e distillazione di crisi non hanno portato agli effetti sperati. Servono azioni di rilancio che vadano oltre gli aiuti già messi in campo, il cui impatto sul calo delle giacenze si sta dimostrando molto limitato.
Al 31 luglio in Italia erano 42 milioni gli ettolitri di vino in giacenza. Nelle cantine del Piemonte le giacenze al 29 luglio erano di 2,9 milioni di ettolitri.
“Bisogna intervenire, non solo tramite la vendemmia verde e la distillazione e con specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali per le imprese vitivinicole – sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -: per il settore è necessario prevedere, come richiesto dalla filiera nazionale del vino – che unisce Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative Italiane, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi -, un “Piano Strategico di sostegno all’export vitivinicolo” articolato su missioni di settore, piani di comunicazione integrata sui mercati internazionali più ricettivi con previsione di misure straordinarie promozionali e di sostegno alla domanda di vino, sia per il mercato estero che interno, da strutturare con testimonial, opinion leader e “ambasciatori” a livello nazionale ed internazionale. Le vigne continuano a crescere rigogliose, le aziende hanno bisogno di risposte adeguate per affrontare una situazione che si presenta molto complicata”.