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Niente dazi aggiuntivi per i vini italiani in Usa, tirano un sospiro di sollievo i produttori piemontesi
Scritto il 13-08-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
I dazi Usa sulle importazioni di prodotti agroalimentari italiani restano invariati, sulla base della nota ufficiale diffusa dall’Ufficio del Rappresentante statunitense per i negoziati commerciali (Ustr). Scongiurati dunque gli aumenti – fino al 100% del valore – che sono stati in discussione nei giorni scorsi.
Non un bottino pieno, visto che non sono stati rimossi dazi già applicati, ma quanto meno una decisione che non aggrava il già complesso quadro dell’economia enoica in Usa, primo mercato del mondo e primo partner straniero per il vino italiano, già compromesso dalla pandemia. Rimangono in vigore i dazi, pari al 25% del valore, che si applicano su formaggi – tra i quali il Grana Padano – salumi, agrumi e liquori, per un totale di circa 500 milioni di euro.
Tirano un sospiro di sollievo i produttori piemontesi. Ogni anno circa 20 milioni di bottiglie tra Asti e Moscato attraversano l’Atlantico. Quattro i milioni di bottiglie di Barbera e numeri simili anche per Barolo, Barbaresco e Nebbiolo. Un business da circa 200 milioni di euro l’anno.