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Vendemmia, le aziende agricole hanno bisogno di manodopera… e dei voucher
Scritto il 28-07-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
La vendemmia è vicina e c’è bisogno di manodopera specializzata. La soluzione più semplice e veloce per assumere la manodopera sarebbe una radicale semplificazione dei voucher “agricoli”.
“La disciplina attualmente in vigore per le prestazioni di lavoro occasionali rende molto complicato reperire ed assumere, soprattutto in questa fase di emergenza, la mano d’opera indispensabile per la vendemmia– dice Gabriele Carenini, Presidente Cia Piemonte -. E’ assolutamente incomprensibile la forte resistenza da parte del Governo e delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti alla proposta di tutto mondo agricolo di reintrodurre uno strumento agile e semplice, quali erano i vecchi voucher, da utilizzare per lavori occasionali e limitati nel tempo come la vendemmia. Si chiede all’agricoltura di lavorare e sostenere il Paese, poi le si negano gli strumenti per farlo”.
“Questo é il momento di avere la massima flessibilità possibile per i metodi di reperimento della manodopera – continua Carenini -. L’Italia in questo momento non ha bisogno di posizioni ideologiche, ma di scelte pragmatiche. Quando c’erano i vecchi voucher era tutto più agevole. Per altro l’agricoltura, pur essendo stato il primo settore a sperimentare i vecchi voucher nel 2008, ha dimostrato sempre un uso corretto dello strumento. Il no alla semplificazione dei voucher danneggia non solo gli agricoltori, ma anche tutti coloro che, in questi momenti difficili, potrebbero ottenere grazie ai voucher semplificati un’utile integrazione al reddito. I voucher semplificati garantirebbero infatti opportunità di lavoro a giovani studenti, pensionati, cassintegrati e percettori di reddito di cittadinanza”.