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300 milioni di euro per i lavori di gestione e difesa delle risorse idriche in agricoltura. Necessario in Piemonte il varo di un vero piano invasi che consenta di immagazzinare l’acqua quando c’é e distribuirla quando serve
Scritto il 10-07-2020 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
“Nei prossimi mesi partiranno gli investimenti del Fondo Infrastrutture Strategiche che prevede interventi per circa 300 milioni di euro diluiti su circa 10 anni. La programmazione è stata portata a termine nei mesi scorsi in accordo con le Regioni: entro settembre saranno adottati i decreti di concessione per primi 12 progetti per complessivi 70,8 milioni di euro. Altri 13 progetti, per oltre 108 milioni di euro, partiranno invece nei primi mesi 2021, gli altri ancora nel 2022. Un ulteriore consistente programma di nuovi investimenti partirà a fine 2020, non appena la Presidenza del Consiglio formalizzerà il Dpcm sulle infrastrutture strategiche (esercizio 2020), il cui iter di adozione, che prevede la consultazione del Parlamento, è ormai quasi ultimato”: con queste parole la Ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, intervenendo al webinar promosso dall’Anbi – Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari, annuncia gli interventi predisposti dal Ministero per sostenere la gestione della risorsa idrica in agricoltura.
Da tempo la Cia sottolinea l’esigenza che in Piemonte venga varato un vero piano invasi che consenta di immagazzinare l’acqua quando c’é e distribuirla quando serve. Gli invasi ben progettati e ben costruiti sono sicuri e non creano nessun danno dal punto di vista ambientale. Con la loro realizzazione è possibile una maggiore efficacia nell’applicazione delle norme sul deflusso minimo vitale, si possono realizzare sensibili miglioramenti qualitativi nei corpi idrici di falda, si aumenta la disponibilità di acqua a uso idropotabile, si incrementa la produzione di energia idroelettrica, si mitiga l’effetto delle piene. Servono gli invasi, ma va migliorata anche l’efficienza dei sistemi di distribuzione ed utilizzazione esistenti. Su questi temi è necessario che la politica si esprima con chiarezza.
Un settore che non può assolutamente fare a meno dell’acqua è l’agricoltura. Le piante sono organismi viventi e come tali necessitano di acqua per vivere, crescere e garantirci il cibo essenziale per la nostra sopravvivenza. Molta dell’acqua prelevata dalle fonti idriche ad uso agricolo viene restituita al sistema ambientale, a valle dei processi produttivi. Si può fare ancora di più per evitare sprechi d’acqua in agricoltura. Servono però piani di investimento pubblici per accelerare l’accesso degli imprenditori agricoli alle più moderne tecnologie disponibili sul mercato.