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Usa, dazi sul vino italiano?
Scritto il 27-06-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Gli Stati Uniti hanno ufficializzato la lista dei beni che potrebbero essere colpiti dalla revisione periodica delle tasse sui beni in ingresso sul mercato americano, includendo anche vino, pasta e olio. Gli Usa sono per il vino made in Piemonte un mercato molto importante.
Ogni anno circa 20 milioni di bottiglie tra Asti e Moscato attraversano l’Atlantico. Quattro i milioni di bottiglie di Barbera e numeri simili anche per Barolo, Barbaresco e Nebbiolo. Un business da circa 200 milioni di euro l’anno. Il Dipartimento del commercio statunitense (Ustr) ha reso noto che il 26 giugno inizierà la procedura pubblica di consultazione per la revisione delle tariffe da applicare e della lista di prodotti europei colpiti da dazi addizionali a seguito della disputa sugli aiuti al settore aeronautico.
“I nuovi dazi minacciati da Trump rischiano di far saltare il 10% dell’export agroalimentare italiano e serve – è l’appello di Cia-Agricoltori Italiani – il massimo sforzo diplomatico per scongiurare un impatto economico devastante, soprattutto in questo primo periodo di ripresa post coronavirus”. “L’imposizione di nuovi dazi doganali infliggerebbe danni alle imprese e ai produttori e metterebbe a rischio un mercato florido per le nostre aziende – spiega il presidente Dino Scanavino–. Serve lavorare a livello europeo per salvaguardare il nostro sistema agroalimentare che già soffre a causa delle conseguenze della pandemia”.
“Occorre continuare – sottolinea il Presidente regionale Gabriele Carenini – con un impegno forte, a livello nazionale ed internazionale, per far sì che i nostri imprenditori non paghino il prezzo di una guerra commerciale relativa all’industria degli aerei”