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La suinicoltura rischia il collasso
Scritto il 16-05-2020 da Ufficio stampa | Categoria: zootecnia
Il settore suinicolo continua a manifestare forte preoccupazione per le ricadute dell’emergenza Covid-19 sulle dinamiche di mercato sia delle carni fresche, sia dei prodotti trasformati, conseguenti alla chiusura del canale Horeca, al calo dell’export e al rallentamento dei consumi sul mercato interno. I macelli hanno ridotto l’attività e questo ha creato un’eccedenza di offerta di suini, che ha fatto calare il prezzo dei in modo preoccupante. A tutto questo bisogna aggiungere la concorrenza dei prodotti stranieri, di minore qualità ma fortemente competitivi nei prezzi di produzione. I prezzi riconosciuti agli allevatori stanno precipitando di settimana in settimana.
La crisi tocca pesantemente anche il Piemonte dove si allevano circa 1.200.000 capi in oltre 2.000 aziende.La Cia del Piemonte sollecita misure concrete per consentire alla filiera di superare l’attuale congiuntura negativa.
Tra le misure più urgenti per risollevare le sorti del comparto, sarebbe necessario in primo luogo l’avvio di adeguate campagne di corretta informazione ai consumatori, coinvolgendo la Gdo nella valorizzazione delle carni fresche di origine italiana. Altrettanto importanti sono l’attivazione di bandi per la distribuzione di prodotti agli indigenti per alleggerire gli stock di salumi che congestionano il mercato e interventi mirati per l’ammasso delle produzioni in eccesso. Infine deve essere valutata la sospensione temporanea delle quotazioni della Cun (Commissione unica nazionale).