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Carenini, proposte per salvare il settore suinicolo in forte crisi
Scritto il 21-05-2020 da Ufficio stampa | Categoria: zootecnia
“Il settore suinicolo è in uno stato di forte crisi. I prezzi riconosciuti agli allevatori sono scesi sotto il livello dei costi di produzione, l’ultima quotazione della CUN è di 1,10 euro al chilo. Per fronteggiare questa difficile situazione, abbiamo elaborato una serie di proposte che invieremo alla Regione e al Governo”: così Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte, sui problemi del comparto suinicolo, emersi nel corso di un incontro avvenuto ieri con gli allevatori del settore, a cui hanno preso parte anche Angela Garofalo, referente nazionale settore zootecnico, e Antenore Cervi, presidente Cia Reggio Emilia.
Nel dettaglio le proposte di Cia per il comparto suinicolo:
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Investire 50 milioni di euro del fondo indigenti finanziato dal recente Decreto Rilancio per togliere dal mercato 1 milione di cosce già stagionate a 12 mesi
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Deroga temporanea ai disciplinari del Prosciutto di Parma e S. Daniele sul peso medio perché gli animali rimanendo di più in allevamento a causa della crisi di mercato aumentano di peso e vanno fuori dalle soglie previste dai disciplinari
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Modificare l’accordo commerciale con la Cina per poter esportare anche carne con osso, come cosce e mezzene
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Ridurre le importazioni, che attualmente contano 1 milione di cosce a settimana, per consentire la collocazione di cosce di produzione italiana per produrre prosciutti cotti, riducendo la pressione sulla produzione di crudi DOP
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Promuovere il consumo di carne fresca italiana
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Incentivare la produzione di suini leggeri per aumentare le esportazioni. La Cina e altri mercati richiedono, infatti, animali più piccoli di quelli che allevati in Italia per i prosciutti DOP