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Latte: meno 74% import, ma il prezzo pagato ai produttori è calato dell’8%
Scritto il 20-05-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
Il prezzo del latte pagato alla stalla dai caseifici, con l’emergenza coronavirus, è diminuito vistosamente: attorno all’8%. Adesso nella maggior parte dei casi il prezzo è fra i 33 e i 34 centesimi al litro. Lo hanno denunciato la Cia del Piemonte e le altre Organizzazioni agricole al tavolo del latte che si è tenuto in Regione il 18 maggio scorso. Un calo del compenso ingiustificato secondo le Organizzazioni agricole. Una mossa speculativa a danno dei produttori. Gli industriali sono venuti meno a quel patto tra gli attori della filiera latte che avrebbe dovuto garantire per almeno tre mesi, da aprile a giugno, le stesse condizioni economiche della scorsa stagione.
“In questo momento di emergenza Coronavirus – ha detto il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – è fondamentale mantenere la stabilità per il comparto lattiero-caseario. Gli industriali dovrebbero evitare di prendere decisioni non concordate tra le parti, come invece hanno fatto. Raccogliamo l’invito dell’Assessore ad avviare tavoli di confronto e di dialogo all’interno della filiera del latte piemontese, in vista della stipula dei nuovi contratti per il prezzo alla stalla per trovare accordi condivisi”. “Vanno ridotti gli acquisti dall’estero di latte e derivati – ha aggiunto Igor Varrone, direttore Cia Cuneo -. Intanto speriamo che la riapertura di hotel, ristoranti e bar possa far riprendere il mercato del latte e togliere ogni alibi a chi intende speculare sul prezzo del latte alla stalla”
Nel corso dell’incontro l’Assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, ha comunicato ufficialmente i dati sulle importazioni del latte in Piemonte dall’estero nel primo trimestre 2020
“Secondo i dati forniti dal Ministero risulta che nel 2020 in Piemonte vi sia una minore importazione del latte e confrontando i dati sui flussi di latte estero entrati in Piemonte nel I trimestre 2020 con lo stesso periodo dell’anno 2019 emerge che non vi sia un effetto sostitutivo di latte estero tale da aver comportato un abbassamento dei prezzi del latte piemontese”, ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa.
Nel 2020 in Piemonte l’ammontare di flussi di latte e derivati importati dai Paesi europei nel primo trimestre è stato di 11,2 mln kg, mentre nel 2019 negli stessi mesi di gennaio, febbraio e marzo è stato di 14,9 milioni di kg, segnando quindi nel 2020 un -24%.
Nello specifico l’importazione dai Paesi europei di latte liquido crudo bovino “in cisterna” nel I trimestre 2019 è stato di 730mila kg mentre nel I trimestre 2020 è stato 184.780 kg, ovvero -74%; considerando anche il latte pastorizzato, i quantitativi ammontano a circa 1.050.000 Kg nel 2019 e 330.000 Kg nel 2020, con un decremento del 68%. I volumi di latte liquido importati, proiettati su base annua, corrispondono a meno dello 0,5% di quelli prodotti in Piemonte.
I principali paesi europei da cui il Piemonte importa latte e derivati sono Germania, Francia, Belgio e Olanda (in ordine di quantità import).
“Una certezza è che la filiera piemontese deve puntare assolutamente sulla qualità che giustifica i prezzi e che presto verrà attuato un progetto di valorizzazione dei prodotti piemontesi anche nelle GDO, sotto un marchio comune regionale che avrà come principio la riconoscibilità qualitativa del prodotto Piemonte”, ha precisato l’assessore Protopapa.