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Gli interventi della Ue per il settore agricolo in emergenza, ma per la Cia si deve fare di più
Scritto il 24-04-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Politica agricola
Il Commissario Ue all’Agricoltura Janus Wojciechowski ha annunciato alcune delle misure che la Ue intende mettere in campo a sostegno del settore agricolo.
Aiuti all’ammasso privato nei settori lattiero-caseario e delle carni bovine e ovicaprine, che consentiranno il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un minimo di 2-3 mesi e un periodo massimo di 5-6 mesi, per ridurre l’offerta disponibile sul mercato, flessibilità nell’attuazione dei programmi di sostegno per vino, ortofrutta, olio d’oliva, apicoltura e per il programma “Frutta e latte nelle scuole”, deroga eccezionale alle regole di concorrenza Ue applicabile in particolare al settore del latte, consentendo agli operatori di adottare misure di mercato di auto-programmazione.
Per lo sviluppo rurale il Commissario propone una nuova misura, che assumerà la forma di un pagamento forfettario per gli agricoltori e per le Pmi, da finanziare con i fondi ancora disponibili a livello di Stati membri.
Un passo avanti per il settore, commenta la Cia-Agricoltori Italiani. “Questi nuovi provvedimenti rappresentano un primo forte riconoscimento della situazione che sta vivendo l’agricoltura europea. Ma ci aspettiamo che anche altri settori, per i quali non sono state ancora studiate misure di sostegno comunitarie – ha sottolineato il presidente Dino Scanavino – siano presi in considerazione, a partire dal florovivaismo e dagli altri comparti della zootecnia”.
Per Paolo De Castro, Primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo: “ora non possiamo permetterci di lasciare indietro nessun comparto, da quello della carne di vitello a quello dei salumi. Serve poi una proposta legislativa che garantisca flessibilità nell’utilizzo dei fondi dello sviluppo rurale e dia agli Stati membri la possibilità di utilizzare le risorse non ancora impegnate per far giungere rapidamente liquidità alle aziende agricole soffocate dalla crisi. In questo modo l’Italia potrebbe concedere un’indennità a tutti gli agricoltori maggioremente colpiti, attingendo dagli 1,3 miliardi di euro, tra fondi Ue e nazionali, che restano dei finanziamenti strutturali 2014-2020″.