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Coronavirus, la Regione Piemonte propone il ‘Patto del Latte’. Carenini: gli industriali lattiero caseari dimostrino senso di responsabilità privilegiando il latte del territorio
Scritto il 07-04-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
L’assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa, ha proposto alle organizzazioni di produttori e alle industrie di trasformazione del latte di siglare “un patto del latte”, in considerazione del particolare momento dovuto all’emergenza da Coronavirus che sta colpendo duramente anche la filiera lattiero casearia, con ripercussioni sulla produzione e quindi con ricadute immediate sull’economia e sull’occupazione.
La proposta, che è stata avanzata al tavolo regionale del latte, convocato il 31 marzo dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, è di estendere fino al 31 maggio gli accordi di filiera attualmente in vigore ma in scadenza, sulle modalità di conferimento e ritiro del latte da parte delle imprese di trasformazione e sul mantenere l’attuale regime degli accordi in essere, in attesa di poter avviare le opportune valutazioni in tempi di maggior serenità.
“La pandemia Coronavirus sta causando gravi preoccupazioni anche nel comparto lattiero-caseario, determinando scontenti tra le parti: un momento non sicuramente adatto per fare valutazioni e creare nuovi accordi. In questo momento di piena emergenza Coronavirus risulta fondamentale mantenere la stabilità per il comparto lattiero-caseario e quindi si ritiene di buon senso rimandare le valutazioni delle condizioni del conferimento e ritiro del latte. Per questo la Regione Piemonte ha proposto di prolungare gli accordi in vigore per altri due mesi”.
“Pertanto invito i rappresentanti delle organizzazioni agricole, che hanno subito accolto la proposta, e le aziende di trasformazione della filiera lattiero casearia alla coesione su questo tema. Un atto necessario a sostegno dell’intero comparto piemontese”.
“Facciamo appello al senso di responsabilità degli industriali lattiero-caseari piemontesi – commenta i Presidente regionale della Cia Gabriele Careinini – perché, in questo difficile momento, acquistino e valorizzino il latte del nostro territorio e garantiscano il prezzo del latte e la continuità dei contratti in essere. Chiediamo anche che la Regione intervenga per favorire i comportamenti delle aziende lattiero-casearie piemontesi virtuose, aiutando solo coloro che acquistano dai nostri allevatori”.