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Un sentito ringraziamento a tutti i nostri coraggiosi agricoltori che in questa emergenza, nonostante le difficoltà, non mollano
Scritto il 22-03-2020 da Ufficio stampa | Categoria: coronavirus
Il governo ha deciso di chiudere tutte le attività non “strategiche”. Prima si deve garantire ai nostri cittadini la “sopravvivenza” e poi pensare al nostro sistema economico ed a tutte le misure che sarà necessario adottare perché possa riprendersi. “Primum vivere, deinde philosophari”, diceva il grande filosofo Thomas Hobbes. Prima bisogna soddisfare i bisogni primari e poi occuparsi di tutto il resto.
Quello che stiamo vivendo é il momento più critico della storia recente dell’Italia ed è essenziale che funzionino al meglio due cose: il sistema sanitario e la filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione. Se assicurare le cure ai malati é fondamentale, anche garantire ai cittadini cibo a sufficienza é una priorità in questa emergenza.
Tutte le attività necessarie legate al regolare funzionamento della filiera agroalimentare, trasporti inclusi, quindi sono e resteranno aperte. Centinaia di migliaia di imprese agricole e oltre un milione e 400mila lavoratori e lavoratrici del settore sono all’opera, nonostante le difficoltà, per rifornire l’industria di trasformazione e gli ipermercati. Oggi più che mai i nostri agricoltori mostrano di essere coraggiosi e di non avere alcuna intenzione di mollare, ma hanno bisogno di forti misure di sostegno.
Il governo innanzitutto deve fare la sua parte. La Cia-Agricoltori Italiani ha proposto al Governo una serie di misure straordinarie da adottare per le quali sono richieste risorse congrue e strumenti incisivi. Si tratta di azioni di carattere generale e specifico, per tutelare e salvaguardare il settore agricolo. Le prime risposte parziali sono arrivate con il Dl “Caura Italia”, ma evidentemente non bastano. Occorrono molte più risorse di quelle fino ad ora stanziate.
Ma anche i cittadini devono fare la loro parte, acquistando prodotti italiani e se possibile del loro territorio. Il cibo prodotto dai nostri agricoltori è sicuro, tracciato, controllato. Non è solo economia, è sicurezza alimentare e salute. Comprare italiano, mangiare italiano sono gli imperativi del momento.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte