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Via libera alla vendita di fiori e piante. Carenini: speriamo che la “macchina commerciale” si rimetta in moto al più presto
Scritto il 27-03-2020 da Ufficio stampa | Categoria: coronavirus
Il Governo ha chiarito che è consentita la vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai. Una concessione fortemente attesa dai florovivaisti che erano visti bloccare completamente le possibilità di commercio, sia a livello nazionale sia internazionale. Semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E potranno essere venduti non solo nella grande distribuzione, ma in tutti i negozi dedicati alla loro vendita.
Soddisfazione da parte della Cia che si era battuta in questi giorni per risolvere la questione che stava per mettere in ginocchio il comparto del florovivaismo: “Finalmente un chiarimento su una voce controversa che dà fiato al settore in crisi. Scongiurata la perdita del prodotto e la perdita economica delle aziende. Il florovivaismo é un comparto vitale per settore agricolo”.
In Piemonte il florovivaismo genera una produzione lorda vendibile di oltre 130 milioni di euro di cui con più di 1100 imprese diffuse sul territorio, una superficie complessiva di 1300 ettari, una produzione di piante ornamentali di oltre 10 milioni ed un totale di circa 3500 addetti.
Non tutti problemi sono ovviamente risolti, sia perché il settore florovivaistico ha subito delle gravi perdite nei giorni passati per le mancate vendite, sia perché ora bisogna rimettere in moto la “macchina commerciale” rimasta ferma per per troppo tempo, e che non si riprenderà dall’oggi al domani come se nulla fosse accaduto. Dovrà scontare il fatto che la gente non può circolare, che molti mercati rionali sono stati soppressi e che non si tengono più eventi. Il settore continua ad avere più che mai bisogno di sostegni.
“Speriamo che la ‘macchina commerciale’ si rimetta in moto al più presto -sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – perché aprile e maggio sono i mesi in cui si concentra gran parte del volume di affari dei florovivaisti. E’ comunque necessario prevedere una forma di risarcimento per i danni che i florovivaisti hanno già subito nel periodo di stop alle vendite. Al fine poi di garantire una liquidità immediata alle aziende, è necessario inoltre che il Mipaaf e la Regione Piemonte si facciano parte attiva affinché venga garantita una boccata di ossigeno alle imprese, lavorando sulle garanzie e sugli interessi.Con la speranza che con l’arrivo della primavera piante e fiori possano colorare i nostri giardini ed i nostri balconi”.