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Calano le vendite di vino e le giacenze sono in aumento. Carenini: “Interventi immediati per superare la nottata”.
Scritto il 30-03-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Filippo Mobrici, al secondo mandato da presidente del consorzio di Barbera, Vini di Asti e Monferrato, è Presidente di Piemonte Land of Perfection – il consorzio dei consorzi piemontesi -, è preoccupato. Non vuole sentire parlare di un ritorno al gorgo del metanolo. “Nel 1986, la gente aveva paura di bere vino italiano, lo riteneva velenoso. Ora è il contrario: non c’è alcun effetto-panico perché, se c’è una bevanda sicura, quella è proprio il vino”. Ma con la caduta degli ordinativi dall’estero, la chiusura delle enoteche, dei bar e dei ristoranti e il blocco di tutto il terziario legato al turismo, gli acquisti di vino sono in netto calo. Si salva solo la Gdo, ma le piccole e medie aziende non hanno accesso a questo canale di vendita. Le giacenze sono in aumento.
“E’ necessario un intervento immediato ed ampio che affronti le diverse criticità emerse – sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -. E’ arrivata l’ora di testare l’efficacia dell’iniziativa del Tavolo del Vino costituito dalla ministra Bellanova che deve diventare il luogo dove progettare il futuro, raccogliere proposte e tradurle in risultati per le aziende”.