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Si al Green Deal, ma non a spese della Pac (il 20 febbraio se ne discute a Bruxelles)
Scritto il 19-02-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Senza categoria
La Commissione Europea ha presentato, nelle settimane scorse, il Green Deal, un piano di investimenti sostenibili che punta a guidare la transizione energetica dell’Unione verso un’economia “neutrale” sotto il profilo delle emissioni nette di Co2 entro il 2050.
“Lo European Green Deal è la nostra nuova strategia per la crescita – ha spiegato la Presidente della Commissione europea illustrando il progetto dinanzi al Parlamento europeo a Bruxelles –. Deve trasformare il nostro stile di vita e di lavoro, di produrre e di consumare, in modo da vivere in modo salutare e rendere la nostra attività economica più innovativa. Possiamo essere tutti coinvolti dalla transizione e tutti trarne vantaggi”.
Il Green Deal potrà trasformare l’Europa, ma sarebbe un errore se si pensasse di realizzarlo sottraendo risorse alla Politica agricola comune (la bozza di Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo in carica, prevede tagli nell’ordine del 10% sugli aiuti diretti e del 25% sullo sviluppo rurale rispetto al periodo attuale). Gli agricoltori dell’Ue sono i primi custodi dell’ambiente naturale, in quanto curano le risorse del suolo, dell’acqua, dell’aria e della biodiversità. La Pac potrà essere la chiave di volta per un’Europa più verde. Proprio per questo é necessaria una Pac ambiziosa e più coraggiosa per l’agricoltura del 2030.
I leader Ue discuteranno le proposte sul tavolo in occasione di un vertice straordinario, fissato per giovedì 20 febbraio. La Ministra Bellanova ha annunciato che: ”Porteremo avanti un lavoro serio a difesa degli interessi degli agricoltori. Ribadiremo la nostra contrarietà al prossimo Consiglio dei Ministri Ue”. L’impegno c’é. La volontà anche. Ora aspettiamo i fatti.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte