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Perché si deve allargare alle rappresentanze dei lavoratori autonomi il tavolo sulle pensioni
Scritto il 14-02-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Pensionati
Un incontro urgente per chiedere di allargare anche ai lavoratori autonomi il tavolo governo-sindacati sulla riforma del sistema previdenziale italiano. E’ quanto ha chiesto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, con una lettera inviata al premier Giuseppe Conte e alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Da tempo l’Associazione pensionati della Cia insiste sulla necessità e l’urgenza di attuare una riforma del sistema pensionistico che al primo posto preveda una revisione al rialzo delle pensioni di oltre 400.000 agricoltori. Gli attuali assegni pensionistici non garantiscono ai lavoratori della terra una vecchiaia dignitosa. Dopo una vita in campagna gli agricoltori italiani ricevono in media assegni di 400 euro mensili, ovvero una cifra ben al di sotto di quanto previsto dall’Ue con la Carta sociale europea (40% del reddito medio nazionale, cioè almeno 650 euro).
L’esiguità degli attuali assegni pensionistici spinge molti produttori anziani, per sopravvivere, a continuare l’attività, frenando di fatto il ricambio generazionale. L’invecchiamento degli addetti in agricoltura é un aspetto caratterizzante l’agricoltura italiana, specialmente in confronto con altre realtà comunitarie. In Piemonte, ad esempio, nel 2018, solo il 13,4% delle aziende agricole risultava condotto da giovani con meno di 40 anni (fonte Anagrafe Agricola Regione Piemonte).
Dai giovani agricoltori dipende non solo la capacità produttiva attuale, ma anche, e soprattutto, quella futura. I giovani garantiscono le prospettive di sostenibilità e qualità delle attività agricole e, in senso più ampio, la vitalità stessa delle aree rurali. Un trattamento pensionistico dignitoso a chi ha dedicato la sua vita a lavorare la terra é una delle condizioni necessarie per favorire il subentro dei giovani nelle aziende agricole.
Il 27 gennaio scorso si é riunito il tavolo Governo-sindacati dei lavoratori dipendenti per mettere a punto la road map che dovrebbe portare ad una riforma del sistema pensionistico, da inserire nella prossima manovra di bilancio. E’ assurdo che le rappresentanze degli agricoltori, e più in generale dei lavoratori autonomi, siano state escluse dal tavolo, dal momento che la riforma del sistema pensionistico non é una questione che riguarda solo i lavoratori dipendenti, ma anche gli autonomi. Bene ha fatto quindi il Presidente Dino Scanavino a chiedere al Governo di allargare il tavolo di contrattazione alle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori autonomi, come la Cia.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte