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Da Ue ok a divieto thiacloprid
Scritto il 17-01-2020 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
La Commissione europea ha deciso di non rinnovare l’autorizzazione alla commercializzazione del neonicotinoide chiamato thiacloprid, in seguito al parere scientifico dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, per la quale la sostanza risulta essere tossica per la salute umana e l’ambiente. La Commissione ne ha proposto la messa al bando ottenendo l’opinione favorevole della maggioranza qualificata dei Paesi membri. Questo è il quarto neonicotinoide,su cinque per il quale sono state adottate restrizioni d’uso.
Dal 2003 l’Efsa è responsabile della revisione paritetica a livello di Ue delle sostanze attive utilizzate nei prodotti fitosanitari. Questo compito viene assolto dall’unità Pesticidi dell’Efsa secondo le procedure definite dalla legislazione e i più recenti standard e metodi scientifici. L’Efsa conduce i suoi lavori in stretta collaborazione con gli esperti scientifici degli Stati membri.
I pareri dell’Efsa vanno accettati sempre (anche quando chiede di mettere al bando il thiaclolprid), non solo quando fa comodo. L’Efsa non è buona se mette al bando il thiaclolprid ed è cattiva quando afferma che è improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l’uomo.
L’Efsa può sbagliare? Certo. La scienza cerca il vero possibile attraverso un’attività di ricerca organizzata e con procedimenti metodici e rigorosi. Commette degli errori, ma é sempre meglio affidarsi alla scienza, nonostante i suoi limiti, piuttosto che ai pareri dei tuttologi che imperversano sui social.