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Cimice asiatica, a Ferrara una mobilitazione straordinaria e unitaria per chiedere un piano di interventi nazionali e il sostegno finanziario dell’Europa
Scritto il 31-01-2020 da Ufficio stampa | Categoria: Agrinsieme
Quasi cinquemila agricoltori provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli oltre che da tutta l’Emilia Romagna, hanno preso parte alla manifestazione indetta da Agrinsieme, che si è svolta a Ferrara il 30 gennaio scorso, per denunciare ancora una volta la calamità della cimice asiatica. Gli agricoltori di Agrinsieme hanno attraversato la città preceduti da trecento trattori. Dal palco, al termine della manifestazione, sono intervenuti i presidenti nazionali delle Organizzazioni promotrici della manifestazione ed il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Il motivo della protesta? I ritardi del governo nell’affrontare l’invasione della cimice asiatica che ha gravemente compromesso i raccolti delle ultime due annate agricole e che, se non risolta, altri danni è destinata a creare all’agricoltura del Nord e non solo.
La richiesta, già presentata al Ministero con urgenza lo scorso dicembre da Agrinsieme, riguarda l’inserimento della cimice asiatica nelle “calamità naturali” per poter così accedere – previo l’assenso della Comunità europea – alla specifica legge che prevede indennizzi, sgravi fiscali e sospensione dei mutui per le imprese agricole colpite. Gli agricoltori sollecitano anche contributi per l’installazione di reti anti-cimice nei campi a scopo preventivo, nel tentativo di limitare le perdite di produzione nel 2020, e il lancio di insetti antagonisti per avviare a breve la lotta biologica. Le organizzazioni aderenti ad Agrinsieme hanno infine proposto al governo di integrare con fitofarmaci la difesa con reti, almeno in attesa dell’immissione della vespa samurai (che ad oggi resta in fase di sperimentazione), per avviare la lotta biologica.
“Un’altra annata come quella di quest’anno e molti frutticoltori saranno costretti a estirpare pereti, meleti, piantagioni di kiwi, di pesche, di nettarine” spiega il Presidente di Cia Piemonte Gabriele Carenini. “La cimice asiatica si sta trasformando nel nuovo flagello dell’agricoltura del Nord Italia. E’ estremamente necessario ed urgente un piano di interventi nazionali, con il sostegno finanziario dell’Europa”.