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Le Regioni chiedono al Governo interventi per i danni da cimice asiatica, da fauna selvatica e da maltempo
Scritto il 05-12-2019 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
“In materia agricola, su determinate questioni le Regioni sono compatte: abbiamo ribadito all’unanimità che debbano essere le Regioni a rimanere autorità di gestione della Politica agricola comune. Ferma restando la necessità di una strategia nazionale su alcuni comparti, gli interventi devono essere programmati sui territori e il tentativo, da parte dell’Unione europea, di nazionalizzarli ci preoccupa profondamente. Su questo punto il nostro Paese deve avere una visione e una posizione chiara e determinata ed è quello che abbiamo chiesto al ministero”. Lo ha detto Fabio Rolfi assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia e coordinatore vicario della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni al tavolo di lavoro con il ministro Teresa Bellanova che si è tenuto il 20 novembre al quale hanno partecipato gli assessori con delega all’Agricoltura delle Regioni italiane.
“Abbiamo chiesto inoltre al Governo – ha aggiunto Rolfi – uno sforzo ulteriore per gli interventi legati ai disastri provocati dalla cimice asiatica: gli 80 milioni di euro in tre anni previsti dalla manovra finanziaria sono pochi per un problema che solo quest’anno ha generato oltre 500 milioni di euro di danni ai campi delle regioni del Centro-Nord e che rischia di diventare una emergenza simile a quella xylella”.
L’assessore, parlando dei cambiamenti climatici, ha ricordato come “l’agricoltura ne stia subendo gli effetti senza esserne causa. Serve dunque velocizzare – ha spiegato – i processi di riconoscimento degli stati di calamità per risarcire gli agricoltori che subiscono danni con risorse adeguate”.
Altro argomento trattato è quello relativo alla proliferazione della fauna selvatica: “Chiediamo – ha affermato l’assessore – la modifica della legge 152, che risale a più di 25 anni fa. È necessario aggiornare la norma e renderla chiara per consentire alle Regioni di agire in maniera concreta ed efficace senza essere ogni volta vittime delle incertezze legislative”. “Bisogna passare – ha concluso Rolfi – dalle parole ai fatti, superando l’ostracismo ideologico di chi non vive la realtà della campagna e non si rende conto della portata del problema”.