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La banda larga per molti Comuni montani rimane un miraggio
Scritto il 11-12-2019 da Ufficio stampa | Categoria: montagna
Nonostante i fondi siano già stati stanziati, i lavori per la banda larga in montagna sono in grave ritardo. Se non si rispettano i tempi di esecuzione dei lavori si rischia di perdere 40 milioni di fondi europei.
In quasi 200 Comuni montani del Piemonte cellulari, tablet e pc sono ancora senza segnale. L’area in cui si riscontrano i maggiori disagi è quella delle vallate cuneesi sopra i 1600 metri. Manca il segnale anche in alcune vallate della provincia di Torino e problemi si segnalano nelle Langhe ai confini con l’Alessandrino. Molti i disagi anche nel Biellese.
Marco Bussone, Presidente dell’Uncem, ha chiesto un piano straordinario di emergenza per tagliare i tempi e semplificare le gare.
La montagna piemontese costituisce un’importante risorsa per il sistema economico e sociale regionale. I beni naturali e paesaggistici fruibili attraverso un turismo ambientalmente sostenibile, le produzioni agricole, le tipicità agroalimentari ed artigianali concorrono a formare un patrimonio molto importante per la nostra Regione.
Ma perché la montagna viva occorre assicurare ai residenti un livello accettabile di qualità della vita fornendo dei servizi essenziali. Tra questi la possibilità di telefonare, mandare messaggi e navigare in internet, di cui in particolare le imprese, che coraggiosamente continuano ad operare in montagna, non possono più fare a meno.