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Cimice asiatica: Agrinsieme, individuare risorse economiche per dare un sollievo immediato ai frutticoltori maggiormente danneggiati
Scritto il 17-12-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
“La priorità deve essere quella di individuare risorse economiche per dare un sollievo immediato ai frutticoltori maggiormente danneggiati, così da andare a supportare il reddito dei tantissimi produttori agricoli che hanno visto le loro produzioni drasticamente ridotte o completamente distrutte; in caso contrario, si registrerà un picco negli abbattimenti dei frutteti e il danno strutturale al valore aggiunto creato dalla filiera ortofrutticola sarà perenne”. Lo sottolinea Agrinsieme, il coordinamento che riunisce le Organizzazioni professionali Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che è stato ricevuto oggi a Roma dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dai presidenti delle commissioni Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi e della Camera Filippo Gallinella.
“Ad oggi, infatti, non risulta concretamente disponibile od operativo contro la Cimice nessuno degli strumenti individuati o promessi dalle Istituzioni, a qualsiasi livello” fa notare Agrinsieme. “Per questo è fondamentale agire nei confronti delle competenti autorità dell’Unione Europea per rivedere il divieto imposto all’utilizzo della sola molecola in grado di contrastare la diffusione del parassita, puntando a ottenere una deroga comunitaria di almeno due anni, ovvero il tempo necessario affinché l’insetto antagonista naturale capace di controllare la diffusione della cimice asiatica, vale a dire la vespa samurai o Trissolcus japonicus, diventi efficace nei frutteti. Senza tale deroga, infatti, c’è il serio rischio che le aziende agricole vivranno nel 2020 un’altra annata drammatica”, prosegue Agrinsieme.
“In ragione della gravità della situazione, valuteremo la possibilità di intraprendere nuove iniziative in mancanza di risposte certe, oltre che rapide e tempestive, per rimarcare le nostre istanze e continuare a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica”, conclude Agrinsieme.