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Non c’é più tempo da perdere per realizzare il “Paese che vogliamo”
Scritto il 27-11-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Calamità atmosferiche
L’agricoltura di tutto il Piemonte sta vivendo un momento drammatico a causa del susseguirsi di nubifragi dalla conseguenze disastrose. Frane e smottamenti in montagna ed in collina. Fiumi e torrenti gonfi d’acqua che straripano. Campi allagati in pianura e nelle vallate. Molti i danni alla rete viaria principale, ma anche alle vie secondarie che permettono l’accesso alle cascine. Alcuni smottamenti e frane hanno infatti invaso le carreggiate. A causa del fango è difficile, se non impossibile, per gli agricoltori entrare nei campi con i trattori per seminare i cereali vernini e gli erbai e per concludere i raccolti di mais, soia e riso. I tecnici delle Cia territoriali sono all’opera per una prima verifica dei danni e per raccogliere le segnalazioni degli agricoltori.
Di fronte a questa ennesima emergenza la Cia-Agricoltori italiani ripropone con forza all’attenzione del Governo, delle Istituzioni locali e di tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese il suo progetto di riforma “Il Paese che vogliamo” nel quale si sottolinea la necessità di mettere in atto da subito un’efficace politica per la messa in sicurezza del territorio e per contrastare il rischio idrogeologico. Servono interventi strutturali per gestire in maniera efficiente le risorse idriche: dalle piccole opere ad un grande piano infrastrutturale per la creazione di invasi.Le imprese agricole sono pronte a fare la loro parte in questa attività di prevenzione.
C’è poi da fermare il consumo di suolo. L’avanzata del cemento non solo contende il terreno all’agricoltura, non solo in molti casi é un attentato alla bellezza del paesaggio, ma c’è una strettissima correlazione tra consumo di suolo e dissesto idrogeologico. Una legge sul contenimento dell’uso del suolo é estremamente necessaria in un Paese in cui si è costruito ovunque spesso a prescindere delle esigenze. E’ da tre legislature che se ne discute, ma l’alba della legge sembra ancora lontana.
Gli eventi estremi -nubifragi, alluvioni, siccità, ondate di calore ecc. – ,provocati del cambiamento climatico in atto, si stanno intensificando e sono destinati a causare, se non si agisce in fretta, danni sempre più gravi. Non c’è più tempo da perdere.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte