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Carenini: la messa in sicurezza del territorio dovrebbe essere il primo dovere di una politica degna di questo nome
Scritto il 25-11-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Coltivazione erbacee
Molte aree della nostra Regione sono ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Il maltempo di questi giorni lo ha messo di nuovo drammaticamente in evidenza. Si segnalano frane e smottamenti un po’ ovunque. Centinaia di ettari di campagna sono finiti sott’acqua. Molti e pesanti i danni alla rete viaria ed alle infrastrutture. Nell’Alessandrino c’é stata purtroppo anche una vittima. A causa del fango è difficile, se non impossibile, per gli agricoltori entrare nei campi con i trattori per concludere i raccolti di mais, soia e riso, e seminare i cereali vernini e gli erbai.
La fragilità del territorio é un problema di cui non possiamo ricordarci solo quando si verificano eccezionali nubifragi, salvo poi dimenticarcene non appena il tempo si rimette al bello. Se non si inverte la rotta e non si avviano con urgenza interventi diffusi di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo la situazione è destinata a peggiorare. Considerando che nei prossimi anni si prevede un aumento degli eventi intensi, in particolare quelli collegati alla caduta di molta pioggia in pochissimo tempo, é lecito aspettarsi purtroppo un maggior impatto sul territorio. Bisogna quindi agire in fretta.
La Cia-Agricoltori italiani ha posto all’attenzione delle Istituzioni e di tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese, attraverso il progetto “Il Paese che vogliamo”, la necessità e l’urgenza dell’avvio di una strategia per lo sviluppo delle aree interne, che non può prescindere da un piano di manutenzione e di tutela dal rischio idrogeologico, da realizzare coinvolgendo direttamente gli agricoltori, che sono i primi custodi della terra, della quale si sentono responsabili e dalla quale traggono da vivere.
Servono tanti soldi, è vero, però prevenire è anche un modo per risparmiare. I disastri causati da frane, alluvioni, terremoti e altre calamità naturali ci costano molto di più rispetto agli investimenti per un’adeguata manutenzione del territorio. La messa in sicurezza del territorio dovrebbe essere il primo dovere di una politica degna di questo nome.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte