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Prezzo del latte: l’accordo tra allevatori e Lactalis in Lombardia rappresenta un punto di riferimento anche per il comparto in Piemonte
Scritto il 12-11-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
Le associazioni di agricoltori e Italatte (facente parte del gruppo Lactalis, che riunisce al suo interno i più prestigiosi marchi della tradizione lattiero-casearia italiana: Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli, Cademartori, Vallelata)) hanno raggiunto un accordo sul prezzo del latte alla stalla in Lombardia. Precedentemente, la multinazionale francese aveva effettuato il tentativo di rivedere i prezzi unilateralmente. L’accordo prevede la chiusura del 2019 con un prezzo medio di 0,405 euro al litro.
Per il 2020 sarà in vigore l’indicizzazione partendo da una base di 0,370 euro al litro. L’indicizzazione verrà calcolata sulla base delle quotazioni del Grana Padano e del prezzo medio del latte nei Paesi dell’Unione Europea. Ogni azienda agricola dovrà anche certificare il rispetto del benessere animale. Infine, sono previsti incontri periodici tra le parti, che ogni quattro mesi si ritroveranno per analizzare l’andamento del mercato lattiero caseario.
Le intese raggiunte in Lombardia (Regione in cui si produce il 40% del latte italiano) sono storicamente un punto riferimento per gli allevatori piemontesi, che guardano quindi con interesse a questa nuova intesa.
Il nostro auspicio è che l’accordo raggiunto con la Lactalis sia l’occasione per una ripresa del confronto tra industriali e produttori di latte anche in Piemonte per sviluppare una progettualità in comune, su tematiche di interesse generale.
“Valorizzare il lavoro degli allevatori – spiega il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -, riconoscendo un prezzo equo al latte alla stalla e tabelle qualità uniformi su tutto il territorio piemontese, é nell’interesse di tutta la filiera. Occorre che si ripristini un clima di fattiva collaborazione tra tutti gli attori della filiera del latte in Piemonte per poter discutere seriamente non solo di prezzo e tabelle, ma anche di progetti di sviluppo del comparto, per continuare a garantire ai consumatori un latte e dei prodotti lattiero-caseari di grande qualità”.