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Sopralluogo dell’Assessore Marco Protopapa e dei dirigenti di Cia e Confagricoltura nelle zone dell’Alessandrino colpite dal maltempo
Scritto il 28-10-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Calamità atmosferiche
Lo scenario che si sono trovati davanti l’Assessore Marco Protopapa, il Presidente della Cia di Alessandria Gian Piero Ameglio, il direttore Paolo Viarenghi ed i dirigenti di Confagricoltura, che hanno effettuato un sopralluogo nelle zone dell’Alessandrino colpite dal maltempo, è stato quello di campi ancora invasi dall’acqua e coperti di detriti, tronchi, rocce e ghiaia; strade interrotte, argini crollati, vigneti crollati e attrezzature devastate.
Ora bisogna ripartire. La prima cosa che i titolari delle imprese agricole danneggiate sono invitati a fare é segnalare il più presto possibile i danni subiti ai Comuni territorialmente competenti. Le domande saranno poi trasmesse alla Regione, che incaricherà i propri addetti delle verifiche, quindi invierà al Ministero delle Politiche agricole la documentazione per richiedere allo stesso ministero la dichiarazione di eccezionalità dell’evento ai fini dell’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. Una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale di declaratoria e di individuazione dei territori danneggiati, le aziende agricole che hanno subito danni infrastrutturali o strutturali dovranno presentare domanda per il risarcimento entro i successivi 45 giorni.
Da sottolineare che il Fondo di solidarietà per le aziende agricole prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano assicurativo agricolo annuale.
“All’agricoltura, piegata dai frequenti alluvionali – rimarca il Presidente della Cia di Alessandria -, deve essere riconosciuto il ruolo di manutentore del territorio, ma per farlo deve essere riconosciuta e ascoltata negli appelli che sono lanciati per prevenire i pericoli. I fondali di fiumi e rii vanno puliti, i loro argini preservati dall’impatto delle specie di fauna selvatica che abitano vicino ai corsi d’acqua. Cia aveva raccolto undicimila firme sul territorio, nel 2014, per questi motivi”.