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Nessuno stop all’uso del glifosato
Scritto il 07-10-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Nessuno stop all’uso del glifosato. A stabilirlo, il primo ottobre, la Corte di Giustizia Ue. A riaprire il caso è stata la causa presentata alla Corte dal Tribunale penale di Foix (Francia) dopo la protesta di un gruppo ambientalista
A Lussemburgo i giudici hanno passato in rassegna vari elementi della normativa. Dalla valutazione dei rischi derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari, alla procedura che prevede test e studi forniti dal richiedente di un’autorizzazione per l’immissione sul mercato, fino alla verifica di tali elementi da parte delle autorità competenti e l’accesso pubblico ai documenti. Il risultato? Non sussiste alcun elemento capace d’inficiare la liceità dell’uso del glifosato che è l’erbicida più utilizzato al mondo.
L’attuale approvazione del glifosato scade il 15 dicembre 2022. Il processo di rinnovo deve iniziare nel dicembre 2019, cioè tre anni prima della scadenza.
Il glifosato è stato sintetizzato dal colosso statunitense Monsanto, che di recente è stato acquisito dalla tedesca Bayer. L’esclusiva del brevetto è scaduta nel 2001 e, mentre molte aziende chimiche in tutto il mondo hanno cominciato a produrlo in competizione, in contemporanea è cominciata una guerra di lobby contrapposte attorno a questo composto.
Gli agricoltori europei non “tifano” per glifosato e sono disponibili a rinunciarvi, a condizione però che vengano messi a loro disposizione per il diserbo prodotti o metodi alternativi di pari efficacia, che al momento non sembrano esistere. In caso contrario rischiano di perdere competitività rispetto alle aziende dei Paesi extra UE, le quali potranno continuare a produrre utilizzando il glifosato e ad esportare in Europa i loro prodotti, con buona pace degli ignari consumatori.