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Gli scienziati italiani creano, utilizzando le Nbt, un riso che resiste al brusone, ma saranno i Giapponesi a trarne vantaggio
Scritto il 22-10-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Coltivazioni erbacee
Arriva dall’Università statale di Milano la notizia che presto potrebbe nascere un nuovo tipo di riso resistente al brusone, la principale malattia che colpisce questa pianta specie in alcune varietà, fra queste anche l’Arborio o il Volano.
I semi di queste piante sono stati spediti in Inghilterra in un laboratorio che possiede le camere di crescita adatte, ma per avere la certezza che le piante resistono alla malattia bisogna poi sperimentarle in campo. Ma in Italia non si può perché le nuove tecnologie di miglioramento genetico (Nbt), con cui sono state prodotte queste piante, sono catalogate in Europa nel grande calderone degli Ogm, anche se in realtà non lo sono.
Le Nbt non prevedono infatti l’inserimento di Dna estraneo nell’organismo ricevente tipico della transgenesi classica. Gli stessi risultati che si ottengono con le Nbt possono essere ottenuti in natura, ma attraverso innumerevoli e costosissimi incroci. Con le Nbt si accelera il processo, si riducono i costi e si salvaguarda la biodiversità, senza rischi di alcuna natura per il consumatore.
I semi spediti in Inghilterra, se dessero origine a piante più tolleranti il brusone, andranno quindi in Giappone per la sperimentazione sul campo. Se i Giapponesi dovessero scoprire che anche in campo le piante sono più tolleranti avranno per le mani un’opzione molto pratica per lavorare contro questa malattia, e noi purtroppo no.