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Europa, la produzione 2019 di vino in calo del 15%, Italia meno 17%. Dati della Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea
Scritto il 22-10-2019 da Ufficio stampa | Categoria: vino
La produzione europea di vino registra un calo complessivo del 15%, a quota 161,3 milioni di ettolitri, come rivelano i dati della Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea.
Italia, Spagna e Francia rappresentano ancora l’80% della produzione complessiva. L’Italia, si conferma al primo posto, con 46,14 milioni di ettolitri (-17%), pari al 29% del totale Europa, seguita dalla Francia, con 43,36 milioni di ettolitri (-13%), che rappresenta il 27% della produzione complessiva europea, e dalla Spagna, con 40 milioni di ettolitri (-19%), che vale il 25% del vino Ue. Ai piedi del podio, la Germania, che rappresenta, con 9 milioni di ettolitri (-12%) il 6% della produzione del Vecchio Continente, ed il Portogallo, a quota 6,7 milioni di ettolitri (in crescita del +10%), ossia il 4% del vino europeo.
Se l’enologia tricolore è prima per volumi, il controvalore dei prodotti transalpini è però ancora lontano, anche a parità di qualità.
I vini rossi francesi, ad esempio, vanno in Usa (ma i dazi potrebbero creare ai Francesi qualche problema) a un prezzo medio di 6 euro al litro, gli italiani a 4,6. Sui Dop, la forbice si allarga ancora: 9,1 euro al litro per i francesi, 5,5 per l’Italia. Sulle bollicine poi, non c’è partita: 17 euro al litro per gli spumanti di Francia, meno di 4 per quelli italiani (fonte Nomisma Wine Monitor, ndr),
Il divario si sta comunque riducendo e le prospettive per il nostro vino rimangono favorevoli, ma serve che i nostri produttori facciano sistema per puntare ad un posizionamento di prezzo diverso, più alto, e sappiano spiegare la qualità del nostro vino, che ha tutto per non essere secondo a nessuno.