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Le pensioni integrate al minimo devono essere adeguate al trattamento previsto dalla pensione di cittadinanza
Scritto il 24-09-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Pensionati
Pensioni, sanità e aree rurali, cittadinanza, anziani e società. Sono questi i temi già trattati a Bologna all’Assemblea nazionale di Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che sono stati riproposti dall’Associazioni all’attenzione del nuovo Governo.
Per Anp-Cia restano, infatti, all’ordine del giorno tra le faccende irrisolte, il blocco delle indicizzazioni che impedisce l’effettivo adeguamento delle pensioni al costo della vita reale, il tema delle pensioni integrate al minimo che non sono state adeguate al trattamento previsto dalla pensione di cittadinanza e le carenze della sanità nelle zone rurali.
Nella nuova situazione politica non cambiano, dunque, le preoccupazioni di Anp-Cia che ricorda al nuovo esecutivo gli oltre 8 milioni di pensionati con una prestazione sotto i mille euro, di cui più di due milioni con assegni pensionistici minimi da 513 euro. Persone relegate dalla crisi a condizione di grave disagio sociale.
“Certamente -commenta il presidente nazionale Anp, Alessandro Del Carlo- apprezziamo il superamento di un clima di scontro frontale che ha alimentato odio e risentimento sociale, minato solidarietà e accoglienza, valori fondativi della nostra civiltà”. Incoraggiante poi per il presidente Del Carlo, sentir parlare di pensioni di garanzia per i giovani, “una dichiarazione di responsabilità importante che tiene conto del futuro di queste generazioni, destinate, a cominciare dagli agricoltori, a pensioni da fame”.
“E’ tuttavia sul tema dei servizi e della sanità, intesa come sistema pubblico e universalistico, -puntualizza Del Carlo- che si gioca la partita della coesione sociale. Riconosciamo gli intenti positivi espressi dal governo Conte bis, ma occorre mettere mano seriamente al rilancio delle aree rurali”.
Anp rilancia dunque “Il Paese che Vogliamo”, progetto di riforma su cui Cia si sta già confrontando con regioni ed enti locali, in particolare proprio per sanare l’enorme e inaccettabile gap tra zone urbane e rurali d’Italia, “anche in termini di accessibilità ai servizi -precisa e conclude Del Carlo- con gli anziani tra i più penalizzati. Saremo ancora fortemente in campo disponibili a collaborare con i ministeri preposti, perché si garantisca la tutela dei diritti dei pensionati e degli anziani”.