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Dove non arrivano lupi, cinghiali & C. ci pensano gli attacchi di insetti e patogeni vari
Scritto il 02-09-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Nysius thymi. E’ questo il nome dell’insetto, molto simile ad una cimice, comparso recentemente nelle campagne friulane. La sua presenza è stata segnalata anche in Emilia Romagna e si può spiegare con il caldo afoso di questa estate. Si aggiunge ai tanti insetti che stanno procurando gravi danni alle colture agricole.
Attualmente non sono ancora ben chiari quali possano essere gli effetti della presenza del Nysius thymi, ma sembra che possa danneggiare i raccolti di colza, soia e cereali.
Nel ferrarese è allarme per un nuovo fungo che attacca le pere, contro il quale sembra non esistano rimedi efficaci.
Le campagne italiane sono sempre più infestate da insetti e microrganismi autoctoni ed alieni che minacciano le produzioni agricole.
Gli insetti ed i microrganismi estranei agli ecosistemi nostrani, giunti in Italia grazie all’intensificarsi dei commerci globali, hanno trovato nelle nostre campagne, complice la tropicalizzazione del clima, un luogo in cui insediarsi e riprodursi. Ma la tropicalizzazione del clima favorisce anche il riprodursi degli insetti e dei microorganismi autoctoni.
A causa di questa situazione gli agricoltori sono costretti a sostenere costi elevatissimi per una difesa che frequentemente poi si rivela inadeguata, complice anche il fatto che già da alcuni anni è in atto una drastica riduzione dei principi attivi utilizzabili.
Ecco perché è necessario sviluppare l’attività di ricerca al fine di trovare soluzioni tecnico-operative efficaci per consentire la difesa da queste avversità. Nel contempo é auspicabile che le politiche comunitarie, compresa la futura politica agricola e la riforma delle regole comunitarie di controllo per l’import dei Paesi terzi, tengano conto di questa situazione introducendo misure e strumenti adeguati per prevenire, per quanto possibile, l’arrivo di insetti “alieni”.