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Il caporalato va contrastato con fermezza, ma un approccio puramente repressivo, pur indispensabile, non basta
Scritto il 11-09-2019 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
La Ministra Teresa Bellanova rilancia la lotta contro il caporalato ed afferma: “La legge contro il caporalato di cui si è dotato il nostro Paese è una norma eccellente. Sta dando risultato importantissimi e che a maggior ragione per questo deve essere fatta funzionare completamente”.
Il caporalato e tutte le patologie economiche e sociali ad esso connesse avvelenano il nostro sistema agricolo e vanno contrastati con fermezza, ma un approccio puramente repressivo al caporalato, pur indispensabile, non basta. E’ necessario soprattutto rafforzare gli strumenti di prevenzione. Il caporalato si presenta spesso come l’unico meccanismo organizzativo in grado di colmare il vuoto strutturale fra domanda e offerta di lavoro. Occorre creare un sistema pubblico funzionante che intervenga direttamente sull’intermediazione della manodopera.
Ad alimentare la catena dello sfruttamento concorre anche la iniqua distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare che penalizza gravemente gli agricoltori. Molte insegne della grande distribuzione organizzata operano un’azione di strozzamento e di riduzione dei prezzi che non può non ripercuotersi sugli anelli a monte della filiera.
Quando i prodotti agricoli vengono sottopagati, l’agricoltore ha due possibilità: o chiude e vende tutto, oppure in qualche modo cerca di stare in piedi scaricando il costo dello sfruttamento subito anche sui lavoratori. Per combattere il caporalato ed il lavoro nero nelle campagne occorre affrontare con decisione il vecchio e mai risolto problema degli ingiustificabili squilibri all’interno delle filiere.
Serve insomma una grande azione di responsabilizzazione del mercato per garantire un prezzo equo ai prodotti agricoli. Altrimenti non solo non si riesce a stroncare la piaga del caporalato, ma si determina, come ha detto il Presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, un “caporalato al contrario” nei confronti degli agricoltori.
Giovanni Cardone – Direttore regionale Cia