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Con la prima tappa a Sassello (Sv), é partito il roadshow di Cia-Agricoltori Italiani
Scritto il 03-09-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Cia
E’ partito ieri, con la prima tappa in provincia di Savona, il roadshow di Cia-Agricoltori Italiani dedicato a “Il Paese che Vogliamo”. A conclusione del roadshow, che interesserà tutta la penisola, verrà redatto un dossier su infrastrutture, territorio, filiere, fauna selvatica e politiche europee che sarà presentato al futuro Governo.
Oltre 80 i presenti alla riunione interregionale Liguria-Piemonte, tra cui rappresentanti di istituzioni regionali e locali, enti e istituzioni, oltre a tecnici ed esperti dei vari settori dell’economia e della società che interagiscono con il territorio.
Per l’intera giornata, fino alla tavola rotonda conclusiva, hanno tenuto banco nel confronto con Cia-Agricoltori Italiani i temi non più rinviabili e di estrema urgenza per il Paese: infrastrutture, governo del territorio, Enti locali e politiche europee, filiere a vocazione territoriale e sistemi di gestione della fauna selvatica.
“Concretezza e lungimiranza hanno contraddistinto il dibattito con le rappresentanze regionali e locali, le associazioni e la società civile -ha commentato Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria. E’ l’approccio che ci aspettavamo e che ci porterà ad elaborare proposte mirate, elaborando soluzioni specifiche per le zone rurali del Nord, con Liguria e Piemonte a fare da capofila”. Tra le priorità emerse oggi ai tavoli, ha aggiunto Alberto, “la necessità di aiutare i giovani imprenditori semplificando la burocrazia. Una politica che si adoperi in tal senso è un grande incoraggiamento per gli under 40 che scelgono di continuare a investire nelle aree interne”.
“Stiamo facendo un lavoro serio di analisi e riflessione. Deve venirne fuori un ragionamento consapevole sulle potenzialità inespresse di questi territori -ha aggiunto Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte. Vogliamo dimostrare quanto l’agricoltura sia un modello di comportamenti virtuosi e sostenibili”. Per questo obiettivo, ha continuato Carenini, “i sindaci sono un interlocutore indispensabile, ora che le province sono in crisi e non ci sono più le comunità montane. I giovani devono ritrovare l’orgoglio di restare nei territori d’origine, ma per questo sono necessari i servizi, le infrastrutture e soprattutto le scuole”.
“Con il nostro roadshow ‘Il Paese che Vogliamo’, siamo pronti a portare al governo non consigli, ma proposte articolate e sostenute da numeri e fatti. Siamo una componente strategica dell’Italia e vogliamo contare per quello che siamo -ha concluso Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani-. Non a caso siamo partiti da Sassello, qui inizia l’Appennino, che è la dorsale della maggior parte delle aree rurali nazionali. E’ una terra rappresentativa della aree del Nord, fatta di piccoli Comuni, ma con un gap di infrastrutture fisiche e digitali che va sanato. Su questo stiamo lavorando e continueremo a farlo passando per la tappa al Sud, il 4 settembre a Benevento, per poi arrivare a novembre in Centro Italia, tra i Comuni del cratere del sisma 2016”.
Hanno partecipano tra gli altri:Daniele Buschiazzo, sindaco di Sassello; Sonia Viale, vicepresidente Regione Liguria; Fabio Carosso, vicepresidente e assessore Urbanistica della Regione Piemonte; Stefano Mai, assessore all’Agricoltura della Regione Liguria; Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte; Mons. Marco Granara, presidente Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso.