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Gli Assessori all’agricoltura del Nord chiedono al Governo di attivare un piano d’azione organico contro la cimice asiatica
Scritto il 02-08-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Ortofrutta
Gli assessori all’agricoltura di Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna e delle province autonome di Trento e Bolzano si sono incontrati a Venezia per discutere della problematica della cimice asiatica (Halyomorpha halys). L’incontro é stato promosso e coordinato da Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura della Regione Veneto.
La cimice asiatica si sta trasformando nel nuovo flagello dell’agricoltura del Nord Italia: i danni causati da questo insetto, soprattutto al settore ortofrutticolo, sono enormi. Gli agricoltori sono molto preoccupati anche perché, al momento, mancano gli strumenti per combattere la cimice che oltretutto rimane presente sulla coltura per un periodo molto lungo dell’anno.
Durante la riunione a Venezia, gli assessori all’agricoltura delle regioni coinvolte hanno fatto il punto della situazione, sui risultati della sperimentazione scientifica attivata finora e sulle misure di prevenzione. Alla luce del perdurare dell’emergenza, è stato deciso di sollecitare un incontro congiunto con il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il ministro della Salute, Giulia Grillo, per coordinare un piano di azioni organico sia dal punto di vista della lotta fitosanitaria, sia per quanto riguarda le risorse da mettere in campo a sostegno del mondo agricolo.
“Le Regioni – ha detto l’assessore Giuseppe Pan – chiedono che questo intervento sia nazionale, con l’istituzione di un fondo mutualistico o di un aiuto di stato per assistere le imprese agricole in questo momento di grande difficoltà. Parallelamente è necessario attivare un tavolo nazionale per tenere monitorato il fenomeno. Se non troviamo una soluzione al più presto, rischiamo di perdere un’importante percentuale della produzione di ortofrutta nazionale. È fondamentale che la risposta complessiva sia commisurata alla gravità della situazione, che è del tutto simile a quella della Xylella per gli olivicoltori del Sud”.
Agrinsieme ha invitato il Governo e il ministero delle Politiche agricole a stanziare “adeguate risorse per risarcire gli agricoltori danneggiati dalla cimice asiatica e affinché si arrivi a un intervento straordinario come avvenuto per Puglia qualche mese fa per la Xilella”.
Il presidente nazionale Dino Scanavino ha portato la questione anche al tavolo con il premier Giuseppe Conte e le parti sociali: “I cambiamenti climatici -ha spiegato- stanno portando parassiti, patogeni e insetti alieni che trovano sul nostro territorio un ambiente idoneo per proliferare. Una presenza pericolosa per l’agricoltura, a cui bisogna rispondere dando più spazio e risorse alla ricerca e con interventi rapidi di sostegno ai produttori”.