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Primo via libera alla diffusione della Vespa Samurai contro la Cimice marmorata asiatica
Scritto il 25-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
La strage dei raccolti causati dalla Cimice asiatica con il caldo si sta moltiplicando. Tutte le soluzioni adottate: il ricorso agli agrofarmaci o l’impiego delle reti, non hanno fatto granché per contrastare questa piaga. In un noccioleto di Cherasco, in provincia di Cuneo, si sta sperimentando l’utilizzo di un insetto autoctono, l’Anastatus Bifasciatus, che è considerato un promettente parassitoide per il controllo biologico della Cimice asiatica.
Nel frattempo é arrivato il primo via libera alla diffusione della Vespa Samurai (nome scientifico Trissolcus japonicus), originaria dell’Oriente, unico antagonista che sembra dare certezze nella lotta alla Cimice asiatica. Essendo la Vespa Samurai un insetto alloctono, l’iter per poterla utilizzare é stato lungo e complicato e c’è voluta una risoluzione approvata dal Senato.
Il decreto del presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 vietava infatti, tassativamente, l’introduzione in Italia di specie e popolazioni non autoctone, per qualsiasi fine, senza prevedere deroghe, ma il 4 aprile 2019 il Consiglio dei ministri aveva approvato in via definitiva la modifica dell’articolo 12 stabilendo che, in presenza di motivate ragioni di interesse pubblico, fosse consentita l’introduzione in Italia di specie o popolazioni non autoctone, a condizione però che il Ministero dell’Ambiente ne avesse prima fissato con decreto i criteri per l’immissione nell’ambiente. Il Ministero dell’Ambiente ha finalmente provveduto a fissare i criteri ed ora il decreto é alla firma del Presidente della Repubblica.
La Vespa Samurai, negli ecosistemi in cui è presente, depone le sue uova in quelle della Cimice contenendone in tal modo le popolazioni, senza ricorrere ad agenti chimici. Il nome comune con cui è indicata il Trissolcus japonicus,Vespa Samurai, non deve preoccupare, in quanto questo minuscolo insetto, poco più grande di 1 mm, non ha nulla a che vedere con le comuni e temute vere vespe. Sarà comunque necessario monitorare l’inserimento di questo insetto perché non é escluso che possa avere ripercussioni sugli habitat naturali.
La Cimice asiatica è un prodotto della globalizzazione dei traffici mondiali che sempre meno mettono al riparo coltivazioni e ambiente. Ha ormai colonizzato l’intero territorio piemontese. Sta devastando frutteti ed orti, compromettendo seriamente parte del raccolto. Si calcola che nella ‘dieta’ della Cimice asiatica entrino oltre 170 tipi di piante diverse.