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L’apicoltura è una preziosa risorsa dell’agricoltura piemontese
Scritto il 15-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: zootecnia
Dietro un cucchiaino di miele c’è davvero un lavoro immane. In parte lo fanno le api e in parte l’uomo. La fatica maggiore ovviamente è quella che spetta ogni giorno alle api. Di fiore in fiore succhiano, con la loro bocca, il nettare dei fiori, che poi viene trasformato in miele.
Quando il miele è pronto e la concentrazione di acqua è sufficientemente bassa le api sigillano la celletta di cera nella quale è il miele conservato con un piccolo tappo di cera che permette al miele di non riassorbire umidità dall’esterno e di non rischiare di essere sporcato. Solo quando è così conservato l’apicoltore può prelevarlo con tranquillità e, asportando gli opercoli che sigillano le cellette, estrarrà il miele per mezzo della forza centrifuga.
La parte successiva del lavoro è quella che si compie negli stabilimenti in cui avviene il confezionamento, dove prima di tutto è necessario analizzare la materia prima che arriva dalle campagne di ogni regione. La qualità della produzione italiane è altissima, anche grazie alle rigide norme entrate in vigore con largo anticipo rispetto ad altre nazioni. Dietro il mercato dell’apicoltura, che frutta ogni anno 23 milioni di euro, lavorano circa 50 mila persone.
Per l’apicoltura in Italia quest’anno si sta rivelando molto difficile, a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente avverse della prima parte dell’anno, con perdita di produzione di molti mieli tra cui l’acacia al Nord, il più richiesto dal mercato.
“L’apicoltura è una preziosa risorsa dell’agricoltura piemontese –sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – . Urge un sostegno almeno per la mancata produzione di miele, prima che sia troppo tardi. Le nostre migliori realtà produttive devono essere aiutate a sopravvivere”.
“Occorre anche aumentare il budget destinato all’apicoltura nell’ambito della Pac -continua Carenini – ed incentivare un’agricoltura integrata che adotti pratiche sostenibili per l’ecosistema e l’apicoltura. Si devono individuare misure specifiche e mirate per la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura. Gli insetti pronubi svolgono il ruolo fondamentale per l’impollinazione delle piante agrarie e per la salvaguardia della biodiversità”.