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Il segretario generale del Copa-Cogeca Pekka Pesonen: un’Europa forte non può andare avanti senza un’agricoltura forte.
Scritto il 12-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Europa
Un’Europa forte non può andare avanti senza un’agricoltura forte. Lo afferma il segretario generale del Copa-Cogeca Pekka Pesonen che ha sottolineato: “Il ciclo politico europeo 2019-2024 potrebbe condizionare fortemente il modello agricolo dell’Ue. Dovremo addentrarci in complessi dibattiti in merito al rinnovo generazionale, ai bassi redditi agricoli, alle future pratiche agronomiche, all’instabilità del mercato e agli effetti del cambiamento climatico. Siamo pronti a tenere la rotta nel mare magnum di queste tematiche a noi familiari e ad affrontare i cambiamenti che ci aspettano. Negli ultimi 60 anni, la Pac è stata il collante che ha tenuto assieme il progetto e l’agricoltura europei. Il livello di ambizione che il nuovo Parlamento e la nuova Commissione mostreranno di avere nei confronti dell’agricoltura europea sarà un buon indicatore della forza del progetto europeo, nonché dell’unità degli Stati membri”.
Alla luce del pensionamento imminente di gran parte degli agricoltori europei, il settore agricolo comunitario deve diventare attraente più che mai nei confronti dei nuovi arrivati. Perché ciò sia possibile, i decisori politici dell’Ue devono concentrarsi sul miglioramento del reddito agricolo che -fra le altre cose- permetterà agli agricoltori di adempiere al proprio ruolo di campioni nel sequestro del carbonio e di promotori della bioeconomia nella lotta al cambiamento climatico. Gli agricoltori europei, i forestali e le loro cooperative hanno bisogno di una Unione europea che garantisca l’accesso alle ultime tecnologie e alle risorse agronomiche, nonché una politica commerciale ambiziosa, che offra nuove opportunità di mercato, specialmente nel contesto della Brexit.
Commentando le prossime tappe, Pesonen ha aggiunto: “I nuovi eurodeputati e commissari dovranno lavorare su politiche fondamentali per il futuro dell’agricoltura, che vadano oltre la Pac. L’agricoltura deve essere al centro di molte agende politiche, come quelle relative a investimenti e competitività, bioeconomia, ricerca e innovazione, nonché commercio futuro. È essenziale che i nostri nuovi rappresentanti capiscano l’importanza e la diversità della comunità agricola europea. Per molti nuovi eurodeputati l’agricoltura non fa parte della propria eredità familiare. Considerati i crescenti attacchi mossi alla comunità agricola e le soluzioni semplicistiche, sarà necessario un grosso lavoro per spiegare e discutere le questioni agricole principali dopo le elezioni e durante la prossima legislatura. Per questo motivo prevediamo il lancio di una campagna completa ispirata dal manifesto”.