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I corilicoltori piemontesi alle prese con gli attacchi della cimice asiatica
Scritto il 09-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
I corilicoltori piemontesi sono alle prese con attacchi della temuta cimice asiatica. I tecnici della Cia hanno recentemente registrato la presenza di numerosi insetti sui noccioli di Cuneo, Asti e Alessandria.
Le cimici sono i principali fitofagi dannosi per il nocciolo. Pungono i frutti in accrescimento, provocando il cosiddetto “cimiciato”: quando si apre il guscio, si ha la sorpresa di trovare il gheriglio raggrinzito e dal sapore sgradevole per via del liquido amaro iniettato dall’insetto Questo causa un deprezzamento importante della merce.
Negli ultimi anni il comparto è cresciuto in modo esponenziale, raggiungendo 21 mila ettari distribuiti in tutta la regione. In Piemonte si coltiva una delle nocciole più buone al mondo e la sfida consiste nell’individuare una strategia per contenimento della cimice, al contempo efficace e rispettosa degli equilibri ambientali. L’obiettivo è continuare a garantire standard qualitativi di eccellenza.
Contro la cimice asiatica il ricorso agli agrofarmaci e ad altre sostanze chimiche si é rivelato del tutto inefficace. Il suo antagonista naturale é la Trissolcus japonicus, un imenottero “alieno” poco più grande di un millimetro, più conosciuto come Vespa Samurai, anch’essa originaria dell’Estremo Oriente, che non ha potuto fino ad ora essere introdotto in Italia perché l’articolo 12 del decreto del presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 vieta tassativamente l’introduzione in Italia di specie e popolazioni non autoctone, per qualsiasi fine, senza prevedere deroghe. Il Senato, lo scorso 12 giugno, ha impegnato il Governo a dare la massima priorità all’adozione del decreto ministeriale che fissa i criteri per l’immissione della vespa samurai.
Negli ecosistemi in cui è presente, la vespa samurai depone le sue uova in quelle della cimice, dando un prezioso contributo al contenimento della popolazione anche senza l’ausilio di insetticidi. Il CREA, il più importante centro di ricerca italiano sull’agroalimentare, ha già avviato l’attività di ricerca sulla piccola vespa che potrebbe essere un alleato nella lotta alla cimice asiatica.