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Comincia domani a Strasburgo la nuova legislatura del Parlamento europeo
Scritto il 01-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Pac
La nuova legislatura inizierà domani, 2 luglio 2019, a Strasburgo con l’elezione del nuovo Presidente del Parlamento europeo. Una nomina che dà il via al processo di rinnovamento di tutte le maggiori cariche della Ue sulla base, anche, dei risultati delle elezioni europee del 23-26 maggio a cui hanno partecipato più di 200 milioni di cittadini.
Il Parlamento europeo esercita, congiuntamente al Consiglio dell’Unione, la funzione legislativa e la funzione di bilancio. Decide quindi, insieme al Consiglio, le politiche agricole dell’Ue, che sono tra le politiche comunitarie di maggior importanza e la quantità di risorse da destinare al settore agricolo.
La Cia-Agricoltori italiani del Piemonte formula a tutti gli Europarlamentari italiani i migliori di buon lavoro ed auspica che la legislatura che sta per iniziare tenga conto del lavoro fatto finora e si adoperi per approvare al più presto una riforma della Pac che mantenga almeno l’attuale livello di spesa e sia coerente con le esigenze degli agricoltori.
Il budget della Pac non deve essere toccato, semmai deve essere aumentato. I tagli proposti dalla Commissione (l’Italia rischia di perdere circa 3 miliardi di euro) avrebbero conseguenze traumatiche per il settore agricolo. La Pac deve mantenere il suo tradizionale ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola. Sottrarre risorse agli agricoltori per ridare ossigeno alle altre politiche europee è una pratica inaccettabile, che non tiene conto del valore strategico che il settore agricolo ha nel panorama economico comunitario.
La Cia-Agricoltori italiani auspica inoltre che il percorso di riforma della Pac, già avviato in questa legislatura, continui in una logica di semplificazione, flessibilità e innovazione e ritiene indispensabile che entrino a pieno titolo nell’agenda politica comunitaria anche la riforma del sistema dei pagamenti, l’accrescimento delle politiche di sostegno all’organizzazione di filiera, il rafforzamento delle politiche di gestione delle crisi, gli aiuti per favorire il ricambio generazionale, ecc.ecc.
Necessari ed urgenti per la Cia-Agricoltori italiani sono anche un progetto europeo di governo delle aree interne e nuovi accordi di libero scambio che da una parte sostengano l’export italiano e dall’altro tutelino i nostri prodotti di qualità da un import senza regole, anche rivedendo il funzionamento delle clausole di salvaguardia.
Dalle nuove politiche comunitarie dipenderanno il rilancio del processo d’integrazione dell’Unione ed il futuro dell’agricoltura.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte