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Promozione Brachetto, le considerazioni della Cia
Scritto il 24-06-2019 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Gli associati della Cia di Alessandria sono consapevoli della situazione di grave crisi che da tempo interessa la denominazione Brachetto d’Acqui docg. Nonostante le peculiarità qualitative di questo prodotto, il trend negativo delle vendite degli ultimi anni è un dato oggettivo che non può essere ignorato.
C’é bisogno di interventi per affrontare le sfide di un mercato del vino molto incerto, in cui sono aumentati i rischi derivanti da nuove forme di protezionismo, ed evitare una svalutazione del patrimonio delle aziende. Per questa ragione i viticoltori sono disponibili a collaborare e ad accettare la proposta del Consorzio del Brachetto d’Acqui docg di effettuare una trattenuta attraverso l’Erga Omnes, indirizzata alla promozione ed alla commercializzazione del prodotto.
Il prelievo equivale ad un importante investimento da parte delle aziende, le quali pertanto si aspettano che venga ben valorizzato nella progettualità e che sia condiviso e trasparente nella sua attuazione concreta. La strada da percorrere è sicuramente quella di promuovere il Brachetto nelle sue varie declinazioni (dolce, secco, fermo o spumante), ma anche il territorio in cui questo vino nasce, lavorando di concerto con tutti gli altri attori del settore, sia agricolo, sia turistico.
La Cia di Alessandria ritiene inoltre necessario sostenere il lavoro svolto dai piccoli produttori e dalle Cantine Cooperative che pongono sul mercato il prodotto finito e per questo propone che, all’interno del progetto di promozione e commercializzazione, siano individuate risorse per queste aziende.
Poiché la trattenuta, nella proposta presentata dal Consorzio, graverà su aziende già in sofferenza da tempo, la Cia chiede che sia intrapresa ogni strada e valutata ogni opportunità per ottenere finanziamenti pubblici (sia da fondi regionali che comunitari) in modo da ridurre la quota richiesta agli agricoltori. Sempre in una prospettiva di collaborazione reciproca, la Cia di Alessandria invita il Consorzio di mettere in atto politiche per tenere informati tutti i produttori riguardo alle iniziative che verranno intraprese.
La Cia ribadisce infine la necessità di avviare un percorso di rinnovamento all’interno del Consorzio, al fine di rendere credibili e condivise le azioni che svilupperà il Consiglio di Amministrazione.
La Cia di Alessandria facendosi interprete delle esigenze dei propri produttori, solleciterà l’Assessore Regionale a riaprire i tavoli di filiera del vino piemontese, affinché i viticoltori, la cooperazione e la parte industriale possano discutere insieme ed in modo paritario il futuro delle produzioni vitivinicole.