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Cresce il mercato agevolato delle assicurazioni, ma necessaria una gestione più efficace dei rischi in agricoltura
Scritto il 20-06-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Calamità atmosferiche
Il mercato agevolato delle assicurazioni in agricoltura in Italia vale 7,8 miliardi. E dopo il calo degli ultimi anni è cresciuto del 5% nel 2018. Il maggior numero di polizze riguarda le colture vegetali, e rappresenta il 70% del comparto agevolato (pari a 5,6 miliardi, con un incremento del 9%).
Le aziende assicurate sono 77mila, di queste 62mila sono assicurate per le colture vegetali, con un incremento del 5% sul 2017. Sempre per il comparto vegetale c’è una crescita dei valori assicurati, in particolare nel Mezzogiorno, che ha fatto segnare un più 20%. Anche se il Sud e le isole restano l’area con la più bassa incidenza assicurativa, pari all’9% del totale. Di poco superiore il centro con il 10%. E il Nord che invece stacca tutti con l’81%.
“Le assicurazioni agevolate a tutela del nostro made in Italy sono molto importanti, ma non bastano per coprire i rischi che i nostri agricoltori corrono quotidianamente – commenta il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -. Il rischio è una componente intrinseca all’attività di qualsiasi impresa, ma gli agricoltori sono esposti a rischi notevolmente più elevati rispetto alle imprese industriali, commerciali o dei servizi, non solo perché l’attività agricola, svolgendosi a cielo aperto, é soggetta alle bizzarrie del tempo. Non solo perché i cambiamenti climatici clima stanno favorendo gli attacchi di agenti patogeni, insidiosi e non sempre dominabili, ma anche a causa dell’estrema volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli, superiore a quella di tutti gli altri settori”.
“Tutti questi fattori – continua Carenini – creano incertezza sui redditi, rendono difficile pianificare azioni a lungo termine e disincentivano gli investimenti. Occorre che l’Ue sviluppi nuovi strumenti di gestione del rischio, integrandoli con quelli esistenti.Questi nuovi strumenti devono essere efficienti, reattivi, ma anche convenienti per gli agricoltori ed adeguatamente finanziati”.