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Indennità compensativa, servono più risorse
Scritto il 06-06-2019 da Ufficio stampa | Categoria: montagna
Scade il 15 giugno 2019 in Piemonte il bando per l’indennità compensativa per le zone montane.
L’indennità compensativa è un premio concesso dalla Misura 13 – Operazione 13.1.1 del Psr Piemonte agli agricoltori operanti nelle zone montane per compensare, almeno in parte, gli svantaggi a cui è soggetta l’attività agricola in tali zone.
L’indennità viene concessa per ogni ettaro di superficie agricola ricadente nelle zone classificate montane, sulla base di parametri unitari, fissati per classe di svantaggio, come specificato nel bando.
Sette milioni e 280 mila euro: questa la cifra che la Regione Piemonte ha deliberato per la concessione dell’indennità compensativa 2019, ma si deve fare di più. Lo chiede anche l’Uncem tramite il suo Presidente Lido Riba. “Su 2019 e 2020 servono 34 milioni di euro”.
In Piemonte la superficie montuosa è pari al 43% della superficie totale. I comuni classificati montani sono 553. Circa 750.000 persone vivono in montagna. Tra le imprese che operano in montagna, quelle agricole rivestano un’importanza primaria. La permanenza dell’agricoltura e il suo sviluppo sono cruciali per la montagna. Ma lo sono anche, di riflesso, per le sorti dei territori a valle che dall’agricoltura di montagna dipendono per i presidio del territorio, per la gestione e la provvista dell’acqua, per la riserva di biodiversità e di paesaggio, per l’adattamento e il contrasto al cambiamento climatico, ecc.
“Le difficoltà che devono affrontare le imprese agricole di montagna sono tante –sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -. I costi di produzione sono elevatissimi, ben al di sopra di quelli delle medesime aziende di pianura. Inoltre le insidie di carattere logistico rendono più difficoltosa la collocazione delle merci sui mercati, siano essi vicini o addirittura fuori dai confini nazionali”.
“La montagna può diventare protagonista dello sviluppo di tutta l’economia -aggiunge Carenini – a condizione che l’Ue, lo Stato e le Istituzioni locali avviino una strategia complessiva e coordinata per lo sviluppo delle aree montane fondata sull’agricoltura e la valorizzazione dei prodotti tipici di montagna. L’indennità è essenziale per compensare gli agricoltori delle aree svantaggiate di montagna dei maggiori costi e dei minori ricavi”.