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Latte: solo la collaborazione tra tutti gli attori delle filiera valorizza la produzione
Scritto il 23-05-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
Ha fatto discutere in questi giorni la scelta di Italatte, società del gruppo francese Lactalis, di ridurre unilateralmente il prezzo del latte pagato agli allevatori. Una decisione che sembra cozzare fra l’altro con le regole della direttiva comunitaria contro le pratiche commerciali sleali.
E’ intollerabile che un’industria di trasformazione faccia strame, a proprio piacimento, dei contratti liberamente sottoscritti con le rappresentanze dei produttori. Né ci sono ragioni che giustificano la scelta di Italatte. Il prezzo medio del latte europeo in questo inizio 2019 resta sensibilmente più alto di quello dello scorso anno. La produzione di latte sta rallentando non solo in Italia, ma nell’intera Europa. Nel 2019 ha fatto registrare una flessione dello 0,8%. Una tendenza che sembra accomunare in questo periodo dell’anno gli altri Paesi grandi produttori di latte, come Australia, Nuova Zelanda e Usa. Meno latte sui mercati internazionali dovrebbe favorire una ripresa dei prezzi.
Le industrie di trasformazione e la grande distribuzione organizzata devono capire che non può esistere una filiera del latte che funzioni se non viene riconosciuto a tutti gli attori della filiera un ruolo dignitoso. Dalla perenne conflittualità tra gli attori della filiera del latte i più deboli hanno molto da perdere, ma non ci guadagnano neppure i più forti. Solo con la collaborazione si valorizza la produzione. Bisogna quindi cercare di fare squadra. I progetti da condividere sono molti, ma occorre impegnarsi tutti assieme.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte