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La risaia patrimonio Unesco?
Scritto il 15-05-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Agriturismo e turismo
Regione Piemonte e Università del Piemonte Orientale hanno sottoscritto un accordo in prospettiva di una futura presentazione del dossier di candidatura delle terre d’acque piemontesi a patrimonio Unesco: le risaie allagate, che in queste settimane contribuiscono a creare il panorama unico del mare a quadretti.
Il territorio dove si coltiva il riso, suddiviso tra le provincie di Novara, Vercelli, Biella e Alessandria, con il suo reticolo di canali ed un habitat naturale modellato dell’uomo, ha tutte le caratteristiche e le potenzialità naturalistiche per ambire al traguardo. Che la risaia costituisca un habitat della biodiversità, lontana dagli stereotipi secondo cui è sprecatrice di acqua, lo ha stabilito anche l’Unione Europea.
La prima azione di cooperazione scientifica tra Regione Piemonte ed Università riguarderà la raccolta di dati e lo studio delle tradizioni proprie delle comunità risicole, perché anche la cultura tipica delle terre d’acqua del Piemonte è un patrimonio importante da valorizzare.
Il Piemonte, e in particolare le province di Vercelli e Biella, possiedono l’unica dop del riso esistente in Italia, il riso di Baraggia vercellese e biellese; inoltre le risaie sono attraversate da un’infrastruttura unica nel suo genere come il Canale Cavour, impresa di ingegneria civile di 82 chilometri di lunghezza che tre anni fa stregò anche il presidente Mattarella, arrivato a Vercelli per i 150 anni del canale.